“Lo scenario che si presenta a numerosi lavoratori di Taranto e provincia dell’indotto Arsenale, è molto preoccupante. Nei giorni scorsi, ai lavoratori di alcune aziende dell’indotto dell’Arsenale, è stata inoltrata una comunicazione nella quale si preavvisano che, a seguito della scadenza della CIGO, si procederà alla loro forzata collocazione in ferie sino a nuove comunicazioni, paventando anche la possibilità del successivo ricorso a procedure di licenziamento collettivo. Nonostante nel corso di alcuni incontri tra la Marina Militare e le parti sociali sia stato garantito il massimo impegno da parte del Ministero della Difesa per scongiurare il ridimensionamento della forza lavoro all’interno dell’Arsenale militare di Taranto, ad oggi, non ci sono atti concreti”. Dichiara in una nota il deputato di Forza Italia, Vito De Palma. “Per questo ho presentato una interrogazione al Ministro della Difesa per capire come intende agire in merito a questa vicenda e quale sia la pianificazione delle attività per Maristanav Taranto, con particolare riguardo alle nuove assunzioni, nonché quali gli investimenti previsti per il rafforzamento dell’importante sito. Qui si parla della più grande base navale del Paese a cui, secondo le previsioni della Stato Maggiore Marina, entro il 2024 mancheranno 280 lavoratori, tutti profili preziosi che garantiscono la continuità dei servizi di assistenza e manutenzione alle unità navali, comprese le attività logistiche assicurate, nei due mari, dal più importante nucleo di piccoli battelli del paese. In occasione del concorso appena bandito di 1.452 unità su scala nazionale, solo circa 80 assunzioni saranno destinate alla Puglia ma sarebbe opportuno averne una parte congrua alla base navale di Taranto per garantire la massima operatività del sito”, conclude
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