Gianfranco Nobile 66enne di Monteparano, all’alba dello scorso 1 Maggio è stato colto da un improvviso malore. Le urla e pianti di disperazione della moglie sono state udite da un nipote, Andrea Nobile, 42enne residente nello stesso stabile e presidente di un’associazione di Protezione Civile, la E.R.A.V. di Monteparano.
Andrea addestrato ad affrontare le situazioni più difficili ed esperto di procedure di soccorso grazie ai tanti corsi di formazione frequentati e all’esperienza maturata sul campo, giunto in soccorso dello zio ha intuito che potesse trattarsi di un arresto cardiaco, caratterizzato da uno stato di incoscienza e da un colorito cianotico.
Immediata la corsa alla teca contenente il defibrillatore installato qualche anno fa all’esterno della palazzina che ospita anche la sede legale dell’Associazione di volontariato. Ci sono volute due scariche del prezioso strumento salvavita e le manovre di rianimazione cardio polmonare per far ripartire il cuore del 66enne, in attesa dell’arrivo dei più esperti sanitari del 118.
Un’esperienza tragica che si è conclusa però con un lieto fine grazie alla presenza di un defibrillatore semiautomatico e alla formazione ricevuta per utilizzarlo. Gianfranco può ritenersi una persona fortunata ma la vita non può essere affidata alla sorte. Ecco perché come rimarcato dallo stesso soccorritore, è importante rafforzare la rete dei defibrillatori sul territorio ed istruire continuamente sempre più persone. Importante il ruolo delle istituzioni che in tal senso dovranno muoversi per salvare quante più vite possibili.
(di Massimiliano Doro)
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