Anche Taranto, i circoli della zona occidentale e tutto il Territorio, discutono le 21 tesi del neosegretario per rilanciare il PD. Il primo atto politico dell’on Enrico Letta, è stato quello di sollecitare i circoli territoriali alla riflessione, al dialogo e all’esercizio della parola scritta, in merito alle tesi programmatiche, che hanno segnato la sua neo elezione alla responsabilità di Segretario nazionale del Partito Democratico. Abbiamo accolto con slancio il suo invito ed abbiamo alacremente operato per favorire e stimolare la discussione nei circoli della provincia di Terra Ionica. All’appello hanno aderito venticinque (25) realtà territoriali che, punto su punto, hanno discusso e, in alcuni casi, scritto l’opinione comune, il punto di vista prevalente, l’elaborazione dell’idea. Ciascuno di essi, ha dovuto compilare il format, ricevuto dall’organizzazione nazionale, e inviarlo al mittente: il Segretario Enrico Letta. Possiamo considerare, quella andata in “orbita”, nella giornate tra il 19 e 30 marzo u.s., la più partecipata agorà del PD a firma Enrico Letta. Mediamente ciascuna consultazione ha registrato la partecipazione di 25 persone, tra iscritti e non iscritti, con punta massima di 62 e minima di 13. Numeri che nell’insieme danno la percezione di 625 iscritti, militanti, volontari, elettori. Tutte e tutti hanno animato lo spazio digitale e reso possibile il confronto. Ha potuto esprimere il proprio punto di vista chiunque avesse voglia contribuire alla condivisione del progetto politico culturale, riassunto nelle tesi sottoposte alla valutazione. Il risultato conseguito risulta molto interessante. I temi dell’Europa, del partito dei giovani e delle donne, della passione e della concretezza – “L’anima e il cacciavite” – trovano un unico comune denominatore. Altresì, sfaccettate e diversificate si presentano le idee e le considerazioni in merito al sistema elettorale e alla rete delle alleanze con i “corpi intermedi”. Centrale il tema delle Agorà, considerate da tutte e da tutti, la principale innovazione dell’organizzazione politica, a cui dovremo saper dare concretezza, mediante la promozione dello spazio dell’ascolto e del confronto, della verifica degli obiettivi raggiunti e del perché, al contrario, non si è stati capaci di traguardare un obiettivo. Luoghi in presenza, fisici e digitali, in cui far confluire energie, intelligenze, competenze, autonomia. La Federazione provinciale di Taranto, avrà il compito di promuovere 3 di esse:
1) Mediterraneo : una terra bagnata dal mare e un mare circondato dalla terra. Sorgente di vita e oceano di morte. Terra d’accoglienza e immenso cimitero di corpi inabissati e senza nome. Un mare di conflitti e una terra di opportunità. Un mare di scambi commerciali e un mare di traffici “disumani” dei nuovi schiavi. Un popolo di viaggiatori e migranti. Un popolo di pellegrini e viandanti. Mealstrom di culture, crogiuolo di identità, vortice di stili di vita. Ed ancora, sfumature, profumi e sapori, accenti e suoni, albe e tramonti, scirocco e tramontana, basilico, menta e limone, e un caldo sole che indora la pelle, anche questo è il Mare Nostrum. Un modo d’essere segnato da una verbosità a tratti piacevole, molto spesso inconcludente. Tutto un darsi “alla macchia” e “La frontiera come sempre corre nel mezzo”. L’Europa non è nulla senza il Mediterraneo. L’una non può vivere senza l’altro. La nostra città sarà sede dei prossimi Giochi del Mediterraneo 2026.
2) L’aerospazio: alla conquista del futuro prossimo. L’aerospazio rappresenta un’immensa opportunità di lavoro e crescita del territorio. Promuovere un gruppo di studio, ricerca, approfondimento, il cui obiettivo dovrà essere quello di attivare reti di relazioni multidisciplinari, motivate dall’idea di realizzare progettualità e piccole azioni mirate. Progettare e collaborare alle start-up. Interagire con i centri di ricerca, l’Università e la rete dei Licei.
3) La transizione ecologica: ecologia, sviluppo sostenibile e il verde corso nuovo. L’idea è germogliata in più circoli della città e della provincia. Testimonianza della volontà di realizzare un futuro prossimo a misura di persona. Un luogo in cui promuovere cultura ecologista, espressione di progetti, azioni, proposte, per la sostenibilità del pianeta Terra e la tutela del creato. Immaginiamo un luogo aperto ai protagonisti dello sviluppo sostenibile, in rete con le esperienze associative, in relazione con i centri studi e ricerca, in rapporto con le pubbliche amministrazioni e l’editoria specializzata. Un hub formativo, dedicato allo studio e all’approfondimento. Una stazione di conoscenza e scambio delle “best practices”. Un luogo di ascolto e dialogo, da cui trarre linfa per il lavoro legislativo e amministrativo. Il “New Green Deal” è una precisa assunzione di responsabilità, ancor prima che un programma di obiettivi da perseguire e di scelte da traguardare. Taranto è una città desiderosa di un’alta qualità della vita ed è impegnata nel realizzare lo sviluppo sostenibile, il cui albero delle opportunità, inizia a sbocciare i primi fiori e a mietere i primi prelibati frutti. Il passaggio di turno alla selezione per “Capitale della cultura italiana” costituisce la più alta testimonianza.
Un sentito ringraziamento alla rete dei circoli territoriali, ai coordinatori e ai segretari, alle iscritte e agli iscritti del PD. Progressisti nei contenuti. Riformisti nei metodi. Radicali nei comportamenti. Ecologisti nello stile di vita.
Lino De Guido Coordinatore Organizzativo
Giovanni Chianese Commissario provinciale
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