Qui e ora. Gesù non è un racconto, o un ricordo del passato, ma un Dio fatto Uomo che rivive e attraversa ogni persona e ogni luogo, chiamandola ad un cammino di morte e risurrezione, che si rinnova nella vita e nell’esperienza di ciascuno, in un messaggio religioso, spirituale, ma anche eminentemente laico. Se non attraversi le tue croci e non affronti le tue morti, non potrai mai risorgere.
Ma per fare questo, devi affidarti a Dio, coscienza universale del Mondo.
È questo il il filo rosso, forte e chiaro, ma anche glabro, scarno e crudo; dolce ma per nulla indulgente, che ripercorre Ginosa nel docufilm dell’ attore e regista di Castellaneta Fabio Salvatore, “Le Parole della Croce” , in collaborazione co il Teatro pubblico pugliese, la Pro Loco di Ginosa, il Comune ed il Magna Grecia Awards, trasmesso oggi, ad orari scaglionati, su TRM Network.
Le immagini di chiaroscuri illuminanti, con luci ed ombre della splendida e corrusca Gravina di Ginosa, che si distendono, si arrampicano e discendono, su monologhi interiori di grandi attori, magistralmente riprese e montate, dallo studio “A momentary Lapse’, di Vincenzo Costantino e Valeria Caragliano, con sede a Ginosa, riannodano, passato presente e futuro, anche attraverso le scene salienti della Passio Christi, di un realismo che a tratti, toglie il fiato, riportando tutto in una narrazione dell’oggi, che interpella a ripensare e riscoprire se stessi, in un percorso di nemesi e redenzione, in cui ognuno si specchia e si rivede.
Ma questo docufilm, alla luce delle pietre bianche di Ginosa, va guardato, interiorizzato e goduto nel silenzio. Nessuno resterà indifferente.
Ogni anno, a Natale, accogliamo e coltiviamo un amore bambino. In ogni Pasqua, facciamo la ricarica e lo rinnoviamo, risorgendo con un Dio fatto uomo, da tutte le nostre morti.
Buona Pasqua di rinascita a tutti.
Michele Pacciana
PS. Chi non riesca a vederlo, può sempre ritrovarlo su YouTube.
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