E’ durata poco più di 48 ore la latitanza di Stefano Zonile pregiudicato tarantino di 45 anni. Lo scorso venerdì 16 aprile, il 45enne riuscì a sottrarsi all’arresto durante un’operazione antidroga della Squadra Mobile, nel corso della quale i poliziotti, dopo aver recuperato in 200 grammi di cocaina nel bagno di un fruttivendolo, fermarono altre due persone. Le incessanti ricerche iniziate subito dopo la sua fuga, con il monitoraggio costante sia della sua abitazione (al momento disabitata) che quella dei paranti, hanno fatto maturare negli investigatori della Squadra Mobile, la convinzione che il ricercato, insieme alla sua famiglia, avesse trovato rifugio fuori dalla cinta urbana del capoluogo. Dopo un fine settimana di inteso lavoro, questa mattina, intorno alle otto, i poliziotti, a conferma di quanto sospettato, sono riusciti ad individuare il suo probabile nascondiglio in una villetta unifamiliare nella zona rurale della zona Taranto 2. Gli agenti hanno avuto la definitiva conferma di essere riusciti a rintracciarlo, notando una delle auto a lui disponibili. Hanno prima con circospezione circondato il perimetro della villetta e poi bussato alla sua porta. L’uomo, che era insieme alla sua famiglia, è stato arrestato. La successiva perquisizione ha permesso anche di recuperare e sequestrare 1.000 euro in contanti, che potevano essere necessari allo Zonile ed alla sua famiglia per un’ulteriore fuga.
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