BARI, 20 MAG – Il Tar della Puglia ha respinto la richiesta di sospensione cautelare proposta da un’associazione di genitori, che voleva obbligare alla presenza fisica in classe anche gli studenti le cui famiglie avevano scelto la didattica a distanza. I giudici hanno sancito che “l’ordinanza del Presidente della Giunta della Regione Puglia n.
121 del 23 aprile 2021, qui impugnata, si inserisce in un contesto di eccezionale e perdurante criticità sanitaria connessa al rischio di diffusione del contagio da Covid-19, come risulta dal decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 che ha prorogato lo stato di emergenza sino al 31 luglio 2021″.
“Il dispositivo della didattica digitale integrata, nella situazione data – argomentano i giudici – appare misura atta a garantire il bilanciamento tra diritti di pari rilievo costituzionale, – quello alla tutela della salute e quello alla istruzione – in uno al consapevole esercizio della responsabilità genitoriale, il cui contemperamento comporta l’adozione di scelte ‘tragiche’ da parte delle autorità di governo anche regionale, pur nella doverosa considerazione dei bisogni della utenza fragile della scuola, e delle esigenze organizzative delle famiglie di provenienza di tutti gli scolari”. (ANSA).
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