Quando muore un fondatore, lascia sempre un vago senso di incertezza ed un vuoto nel cuore. Comunque la si pensi, o si è pensato, su Gino Strada, una cosa lui non la faceva assolutamente, non lasciava mai indifferenti. Ti interrogava, ti induceva a riflettere e a metterti in gioco, come ha fatto quando ha fondato Emergency. Come ha fatto adesso, quando se ne è andato, lasciando ad ognuno di noi il silenzio pieno delle cose fatte, dell’aver guardato dentro, dove nessuno voleva guardare, dell’essere andato a curare, quel mondo squartato dalle mine che nessuno voleva vedere, fatto di donne e bambini, che la guerra aveva sorpreso in precarie case d’argilla, senza che avessero un ospedale. Non l’ha fatto da Santo laico, ma solo con quella umanità greve e faticosa, guadagnata sul campo, guardando il male negli occhi, ma ritrovando anche il bene che c’è in ognuno. Perché ogni uomo è controverso. Ma ogni uomo può diventare grande.
PIÙ COMMENTATI