“Tempestiva e concreta la risposta da parte dell’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia”. Soddisfatto Emilio Palumbo, Agci Agrital Pesca Taranto, in seguito all’incontro convocato subito dopo il grido d’allarme lanciato dalla categoria dei mitilicoltori tarantini, al termine di un’estate a dir poco complicata.
“La nota da noi diramata qualche giorno fa ha sortito una immediata reazione da parte dell’assessore che ha mostrato piena disponibilità, aprendo il dialogo con le associazioni.
La nostra richiesta partiva dall’esigenza di incrementare le risorse previste per sostenere il settore, ritenute dai mitilicoltori assolutamente insufficienti a coprire l’esigenza del momento, soprattutto quella determinata dal forte caldo che ha causato una perdita molto pesante della produzione nell’area jonica. Pentassuglia ha chiesto alle associazioni di monetizzare il danno, in modo da poter avere un’idea precisa delle somme da intercettare e destinare alla mitilicoltura, e di conseguenza rimodulare il bando”.
“In parallelo, l’assessore ha dichiarato che a breve si confronterà col Comune di Taranto per promuovere un tavolo tecnico con Asl, Cnr, Università e Arpa, al fine di individuare, attraverso il confronto con gli organismi scientifici, soluzioni tampone che possano permettere di evitare di arrivare impreparati alla prossima stagione calda; questo in attesa che si definisca la questione della bonifica del Mar Piccolo, al momento praticamente sospesa”.
“Valida e quindi da tenere in debito conto anche per Pentassuglia la soluzione avanzata dall’Istituto Talassografico, rappresentata dallo spostamento in Mar Grande dei mitili nel periodo in cui le temperature sono più calde, perché si completi la maturazione in acque che rientrano nella classificazione A. Questo consente di guardare al problema in prospettiva futura, uscendo dalla logica dell’emergenza e iniziando a programmare per tempo gli interventi necessari”.
“Nell’incontro con l’assessore Pentassuglia – conclude Emilio Palumbo – abbiamo avuto modo anche di parlare di progetti che riguardano l’ambientalizzazione, attraverso per esempio l’utilizzo di reti biodegradabili, o relativi ai diversi percorsi della filiera (trasformazione e conservazione), attraverso i Fondi Feamp e quelli previsti nel Pnrr”.
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