Questo pezzo di Jonio, dove si addormenta il Bradano, incuneato ruvidamente, tra Puglia e Basilicata, nei primi freddi, giunti precipitosamente a cavallo del cambiamento climatico, ti evoca leggende particolari, di navi fenice, greche e normanne, che qui hanno sostato, si sono rifornite, ma non si sono mai veramente fermate, nell’eterna transumanza di un popolo in transito. Qualcosa hanno lasciato, qualcosa hanno preso, come le tracce sulla sabbia e le conchiglie a riva, di vecchi pescatori anarchici ed esuli di ogni dove, che qui si sono rifugiati. Se lo sai accarezzare, nel silenzio, il mare ti accoglierà e ti saprà raccontare, ciò che veramente sei. Oltre le paludi dissodate del quotidiano. (mip)
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