23 dicembre 2021, ore 18:00: si spengono le luci, il “la” è già stato donato all’orchestra, entra il direttore, scatta l’applauso, comincia l’opera di chiusura della stagione 2021 al Teatro Petruzzelli di Bari, un’opera presente nel cuore degli italiani dal 1900. L’emozione si può quasi respirare come una ventata di aria fresca, e tutto ciò si udrà ancor di più negli applausi condivisi da pubblico e orchestra e nei visi rigati da lacrime di commozione e sorrisi degli interpreti. Il melodramma più struggente del “Doge” lucchese narra la Roma del 14 giugno 1800, giorno della battaglia di Marengo. In questo clima storico si svolge la storia d’amore di Floria Tosca, nota cantante, e Mario Cavaradossi, pittore in Sant’Andrea della Valle, amore contrastato dal Barone Scarpia, Capo della Polizia papalina invaghitosi di Tosca. A condurre la vicenda sarà l’amore dalle sfumature gelose e deboli, invincibili ed incorruttibili, disposto anche a sfidare la propria coscienza pur di non vacillare nella comunione di fedeltà perpetua tra una vittima del far vittime, Tosca, e una vittima dell’ausilio alle vittime, Cavaradossi. La Roma che ci è presentata è una città romanticista e credente, ma allo stesso tempo corrotta ed impotente contro lo scorrere del sangue versato. Essa vede la lode alla Grazia nel Sant’Andrea della Valle del I atto, il tramonto della forza nel Palazzo Farnese del II atto, l’alba di un futuro di speranza infranta al Castel Sant’Angelo del III atto. Interpreti d’eccezione sono stati il soprano Ailyn Pérez (Tosca), il tenore Rame Lahaj (Cavaradossi) ed il baritono Franco Vassallo (Scarpia), diretti dal maestro Giampaolo Bisanti con la regia di Mario Pontiggia. Una serata che ha certo chiuso in modo magnifico quest’anno al teatro barese.
Paolo Cascardi
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