(ANSA) – BARI, 10 GEN – Una ricercatrice dell’università di Bari, Eleonora Macchia, ha ricevuto il primo riconoscimento Erc-Starting Grant per il progetto ‘NoOne’, tra i 172 finanziati dallo European Research Council (ERC) per il panel Phisical Sciences and Engineeering.
Lo comunica l’Università.
Il progetto ‘NoOne’, della durata di cinque anni per un budget complessivo di 2,5 milioni, punta alla realizzazione di una piattaforma portatile, economica e facile da usare, che consentirà a medici, fitopatologi o veterinari, di identificare quei campioni che sono totalmente privi di un particolare biomarcatore o patogeno (virus o batteri), da quelli che ne presentino anche soltanto uno. Questo consentirà lo screening di malattie come il cancro, di infezioni virali e batteriche, spaziando dalla infezione da SARS-CoV-2, dalla Xyllella Fastidiosa, fino al cancro pancreatico.
Si tratta di una idea progettuale a forte carattere interdisciplinare che coinvolge aspetti della chimica analitica, della fisica dei dispositivi, dell’elettrochimica, dell’elettronica, della biochimica, dell’ingegneria chimica e dei materiali. ‘NoOne’ sarà portato avanti in stretta collaborazione e sinergia tra l’Università di Bari e l’Åbo Akademi in Finlandia, entrambe sedi operative del progetto. Il team di ricerca è composto da scienziati esperti di fama internazionale dell’Università di Bari (Luisa Torsi, Maria Chironna e Gaetano Scamarcio) e dell’Abo Akademi University (Ronald Österbacka e Cecilia Sahlgren). Sono coinvolti nel progetto colleghi di istituzioni nazionali ed internazionali (Paquale Saldarelli dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR, Fabrizio Torricelli dell’Università degli Studi di Brescia, e Irene Esposito dell’Università di Duesseldorf). (ANSA).
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