Mario Draghi, nel pomeriggio di ieri ha incontrato a Palazzo Chigi Franco Bernabè, il presidente di Acciaierie d’Italia spa, la società pubblico-privata che vede lo Stato, tramite Invitalia, al fianco di ArcelorMittal nella gestione del polo siderurgico.
Non sono stati comunicati i dettagli dell’incontro, ma sono diverse le questioni da affrontare che riguardano il futuro dell’acciaieria: dalla sfida green agli aspetti legati ai temi sanitari, ambientali e occupazionali.
L’incontro tra Bernabè e il premier Draghi conferma comunque l’attenzione del governo al dossier. Sono diversi i nodi da sciogliere e non mancano le diversità di vedute tra i partiti di governo. L’ultima polemica riguarda la previsione contenuta nell’art 21 del Decreto Milleproroghe, che trasferisce 575 milioni di euro (frutto del sequestro fatto anni fa alla famiglia Riva), dagli interventi di bonifica delle aree inquinate, ai futuri impianti per la produzione di acciaio, attraverso la decarbonizzazione. Una iniziativa osteggiata dal Movimento Cinque Stelle, che scarica le responsabilità sulla Lega, e dal Partito Democratico, che auspica una inversione di rotta.
C’è poi la questione sanitaria che si ripropone alla luce dell’ultimo Rapporto di valutazione d’impatto sanitario per Taranto commissionato dalla Regione Puglia all’Oms, che calcola in circa 270 le morti premature nei soli dieci anni relativi allo scenario produttivo pre-Aia 2010.
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