(Ansa) – E’ stabile da quasi una settimana l’occupazione dei reparti di Terapia intensiva da parte dei contagiati da Covid-19 in Puglia: dal 29 gennaio scorso il tasso è fermo al 12%.
Dati che confermeranno la permanenza della regione in zona gialla anche la prossima settimana.
Nella giornata di ieri si sono registrati 6.558 nuovi casi di positività al coronavirus su 48.516 test giornalieri eseguiti. Il rapporto positivi e tamponi è pari13,5%. Sono 23 i decessi nelle ultime 24 ore.
I casi di contagio sono così ripartiti per provincia: Bari, 1.913; Bat, 569; Brindisi, 583; Foggia, 1.000, Lecce, 1.700; Taranto: 708. Delle 109.756 persone attualmente positive 747 sono ricoverate in area non critica (ieri 683) e 66 in Terapia intensiva (ieri 60).
Intanto continuano a scendere, per la terza settimana consecutiva, i contagi in provincia di Bari, spesso la più colpita fra i diversi territori pugliesi: rispetto ai 18.702 positivi di sette giorni fa, dal 24 al 30 gennaio ne sono stati registrati 14.542. L’incidenza si attesta a quota 1.182,1 casi per 100mila abitanti, al di sotto del tasso rilevato sette giorni fa (1.520,2). La campagna vaccinale anti-Covid, ormai entrata nella sua fase conclusiva, esprime un livello di somministrazioni ancora elevato: circa 58mila dosi negli ultimi sette giorni. “Intravediamo finalmente una luce che ci fa sperare di poter venir fuori da questa situazione di restrizioni e di ansia che ormai, dopo due anni, ha stremato tutti. Ne sono consapevole. Continuiamo così. La fine di quest’incubo potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo”: ha scritto in un post su Facebook il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, commentando gli ultimi dati sull’andamento della pandemia in città, “Dai dati che arrivano dalla Asl, anche Bari, da diversi giorni – dice Decaro – vede la curva dei contagi finalmente scendere in modo deciso. Dobbiamo questo risultato alla campagna vaccinale che ha raggiunto risultati straordinari nella nostra città e al comportamento dei tanti cittadini che hanno rispettato le regole”. (ANSA).
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