Giornata memorabile, quella di oggi, per gli amanti dei cani della città di Laterza. Con l’entrata in vigore dell’ORDINANZA N.11 del 04-02-022, avente per oggetto la reintroduzione dei cani randagi sul proprio territorio, il Comune ha ridato il diritto alla libertà a tutti i randagi di indole innocua, come la legge regionale prevede al fine di evitare la reclusione a vita e l’aumento della spesa pubblica per il mantenimento di troppi soggetti nelle strutture.
Il primo a beneficiare del provvedimento è stato GIULIO, il simil labrador amatissimo dagli abitanti grandi e piccini di parco comunale Giovanni Paolo II e via San Francesco. Finito in canile a causa di un incidente, è stato richiesto in paese a furor di popolo, per la sua bontà nota a chiunque, ma per rilasciarlo serviva apposita ordinanza.
Il Sindaco Franco Frigiola, da amante dei cani, ci ha tenuto ad essere presente in canile al momento della liberazione, dove ha ricevuto i ringraziamenti da parte di una rappresentanza delle famiglie del quartiere di provenienza di Giulio, per aver accelerato i tempi di emissione dell’ordinanza. Il primo cittadino ha a sua volta ringraziato il dirigente ing. Francesca Menza e l’assessore Rocco d’Anzi, per il lavoro iniziato dall’entrata in vigore della L.R. n.2/2020, che necessitava dell’ottenimento di requisiti specifici per poter produrre un’ordinanza in linea con le nuove disposizioni regionali. Ha inoltre espresso la sua soddisfazione anche nei confronti dell’associazione Ginosa-Dogs’Angels Odv, presente stamane in canile con la vice presidente Giusy Troiano. L’associazione, individuata dall’ordinanza come quella in possesso dei requisiti per gestire tecnicamente i cani reimmessi, si occupa da oltre 3 anni di promuovere le adozioni nel canile, in protocollo d’Intesa gratuito con l’Ente, ed ha il merito di aver dimezzato il numero delle presenze in struttura, nonostante i cospicui ingressi di cuccioli e cani adulti, dovuti al fenomeno del randagismo.
“Con la nuova ordinanza – spiega il Sindaco – potranno essere sterilizzati molti più randagi, senza dover necessariamente restare in canile al termine della profilassi e della microchippatura, salvo che non ci sia per loro una prospettiva di vita in famiglia o una comprovata incompatibilità a condividere il territorio con l’uomo. Giulio, l’amico dei bambini, una famiglia già ce l’ha, la comunità laertina che lo ama, e adesso che è sterilizzato e microchippato, anche le carte in regola per vivere libero”.
PIÙ COMMENTATI