Nella settimana dal 18 al 24 marzo l’incidenza dei casi Covid in Puglia ogni 100mila abitanti è salita a 1.352 rispetto ai 694 di due settimane fa (periodo 4-10 marzo). Rispetto alla settimana precedente, invece, l’incidenza è passata da 1.060 a 1.352. Solo in Umbria il rapporto l’incremento è stato maggiore (1.548 contagi ogni 100mila residenti). E’ quanto riporta il monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore della Sanità pubblicato questa mattina.
Nelle ultime due settimane in Puglia c’è stato un incremento degli accessi nei Pronto soccorso, con una media di circa 2400 pazienti assistiti ogni giorno, circa 400 in più rispetto al periodo precedente. In particolare, l’incremento si è avuto a partire dal 15 marzo scorso, il picco si è toccato il 22 marzo con 2.611 pazienti. Il Salento è l’area più in difficoltà. Il dipartimento Salute nei giorni scorsi è intervenuto autorizzando le Asl ad aumentare le ore di straordinario per il personale in servizi.
Contagi in crescita per la terza settimana consecutiva in provincia di Bari. Il monitoraggio della settimana 14-20 marzo, infatti, registra un incremento del tasso d’incidenza sino a 1.187,9 casi per 100mila abitanti, con un aumento del 68% rispetto al periodo precedente. A Bari città sono stati 3.787 i nuovi contagi registrati dal 14 al 20 marzo contro i 2.233 di sette giorni prima e i 1.533 di due settimane fa. Un incremento registrano nonostante, ad oggi, la campagna vaccinale abbia raggiunto tre milioni e 17.961 somministrazioni, di cui un milione e 121.786 prime dosi, un milione e 83.770 seconde e 810.342 terze dosi. Le quarte dosi, riservate alle persone immunocompromesse, ammontano a poco più di duemila. La fascia d’età dai 50 anni in poi si conferma la più vaccinata: circa il 98% dei residenti di Bari e provincia ha ricevuto prima e seconda dose, mentre il 93,5% anche la terza. La copertura con doppia dose, nel gruppo 12-49 anni, si attesta al 90%. Nel complesso, l’87,3% della popolazione over 12 ha aumentato la protezione grazie alla dose «booster».
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