Le hanno lanciato un barattolo da cinque chili sul viso mentre la chiamavano «infame» e la minacciavano. È accaduto nel pieno centro di Taranto.
Protagoniste sono tre donne. La prima è la vittima, una 25enne tarantina che lavora in una gelateria del centro, le altre due invece sono quelle che l’hanno aggredita mentre lavorava.
Tutto è accaduto poco dopo mezzanotte, quando le due donne, di circa 30 anni, sono entrate nell’esercizio commerciale e hanno chiesto un gelato che la 25enne ha prontamente preparato sulla base delle loro richieste. La ragazza, una volta terminato di comporre il cono, si è spostata nella sala accanto dove si trova il laboratorio: da quel locale si è accorta che una delle due donne, nel frattempo si era spostata dietro il banco di lavoro e con il cucchiaino che le era stato consegnato per mangiare il suo gelato, stava assaggiando delle creme contenute in alcuni barattoloni.
La 25enne è intervenuta spiegando che non solo quell’assaggio non è possibile in tempi normali, ma ancora meno può essere immaginabile in tempi di Covid. Un rimprovero sacrosanto che però ha ottenuto una inattesa reazione in quanto le due hanno iniziato a minacciarla e insultarla: «ti aspettiamo fuori, ti riempiamo di botte, sappiamo che lavori qui e ti verremo a trovare tutte le sere», le avrebbero detto.
Spaventata la giovane ha immediatamente chiamato il 113, uno «sgarro» per le due balorde che hanno perso le staffe: una delle due ha sollevato un barattolone di Nutella da 5 chilogrammi e lo ha lanciato alla 25enne colpendola in pieno viso mentre l’altra continuava a minacciarla e a chiamarla «infame».
Non contente le due hanno forzato la porta che separava l’area clienti dalla zona in cui opera il personale della gelateria e, una volta raggiunta la 25enne, l’hanno strattonata e trascinata per colpirla più e più volte con calci e pugni.
La donna è stata costretta a proteggersi il viso per evitare la gragnola di colpi che si stava abbattendo su di lei. La furia delle due bulle, stando al racconto della vittima, si è esaurita dopo una manciata di interminabili minuti: l’hanno lasciata per terra dolorante e si sono allontanate. Quando sul posto sono arrivati i poliziotti, però, si erano già dileguate. Un’ambulanza del 118 ha accompagnato la 25enne in ospedale: i medici le hanno diagnosticato traumi e ferite giudicate guaribili in 10 giorni.
Nonostante la paura, la giovane ha trovato il coraggio di denunciare tutto: si è rivolta all’avvocato Giuseppe Lecce che ascoltato il suo racconto e depositato una querela. Ma non solo. Sul tavolo degli investigatori sono giunte anche le immagini di video sorveglianza del locale: da quelle riprese sono partite le indagini degli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vice questore aggiunto Fulvio Manco, che hanno dato il via alla caccia per risalire all’identità delle due donne.
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