Un «ignobile oltraggio». Così il dirigente scolastico, Gabriella Falcone, definisce quanto avvenuto all’istituto comprensivo Frascolla a San Vito. Bottiglie piene di liquido incendiario sono state lanciate contro l’ingresso di via Dentice, dove studiano i ragazzi della scuola secondaria di primo grado: vistosi i danni alla porta d’ingresso, come documentato dalle foto che sono state postate sul sito web della scuola, insieme alle parole della preside Falcone.
«Ci sforziamo ogni giorno di fare al meglio il nostro lavoro, siamo una Scuola e viviamo con tutto l’impegno possibile il nostro compito: educare» ha scritto la preside. «Pur tra mille difficoltà, errori, imprecisioni, ritardi, ‘ci mettiamo la faccia’ e ci assumiamo le nostre responsabilità. Sempre. Voi, autori di questo ignobile oltraggio, in quale compito educativo Vi riconoscete? Cosa vuole ‘insegnare’ il vostro gesto? Al netto del coinvolgimento delle autorità competenti a svolgere le dovute indagini, sappiate che la Comunità del “Frascolla” non accetterà mai azioni di questo inqualificabile tipo. Come sempre continueremo a perseguire il Bene, il Meglio e la Bellezza. Anche contro la Vostra volontà».
A fare la scoperta del raid sono stati i collaboratori scolastici che ieri mattina hanno aperto le porte dell’istituto. Del fatto sono state avvisate le forze dell’ordine, con i Carabinieri che hanno avviato le indagini per capire chi siano stati gli autori del gesto e quali possano essere le motivazioni di un episodio grave, con le fiamme che avrebbero interessato anche il portone dell’impianto termico. Un gesto assolutamente ingiustificabile, in ogni caso, e che colpisce quel presidio di legalità, di cultura e di sviluppo che sempre deve essere l’istituzione scolastica. A frequentare la scuola secondaria di primo grado in quel plesso sono circa duecento ragazzi. Proprio il plesso di via Dentice è privo di telecamere di sorveglianza, che si sarebbero rivelate utili in questa circostanza.
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