Grandi, di colore rosa tenue, morbide e dal gusto pieno e dolce. In una parola: inconfondibili. Sono le cozze nere tarantine, prossimo Presidio Slow Food Puglia.
Un tributo alle peculiarità del prodotto: la pulizia delle valve, l’uniformità della taglia e la conformazione delle reste, frutto della mano d’opera, del tempo e di oltre 2 secoli d’esperienza dei miticoltori tarantini.
Giovedì 28 aprile verrà presentato il “Disciplinare tecnico” del “Presidio Slow Food della cozza nera tarantina” presso la Sala conferenze dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia.
A presentare l’iniziativa è il Presidio Slow Food della cozza nera tarantina, nell’ambito di “ReMar Piccolo: natura e tradizioni per rivivere il mare”, progetto realizzato dal Comune di Taranto grazie a un finanziamento del Por Puglia 2014/2020 – Asse VI – Azione 6.6. Sub-Azione 6.6.A “Riqualificazione Integrata dei paesaggi costieri”, e da Slow Food Puglia; il progetto rientra nella mission di ECO.PA.MAR – “Ecomuseo Palude La Vela e Mar Piccolo” e nelle finalità del “Parco regionale naturale del Mar Piccolo”.
Nell’occasione verranno ufficialmente definite le procedure per la produzione della cozza nera tarantina, con determinati standard che garantiscono la qualità e la tracciabilità del prodotto e, al contempo, prevedono il rispetto dell’ecosistema mediante una maggiore attenzione alla produzione dei rifiuti e procedure per limitare l’impatto ambientale. Il disciplinare disegna, soprattutto, una moderna impresa di mitilicoltura ecosostenibile attenta all’ambiente.
All’evento interverranno, con una rappresentanza delle decine di imprenditori della mitilicoltura tarantina che hanno già aderito al “Presidio Slow Food della cozza nera tarantina” accettandone il disciplinare tecnico:
l’assessore regionale all’Agricoltura e Risorse e Industria agroalimentari, il commissario prefettizio straordinario del Comune di Taranto, Vincenzo Cardellicchio, il presidente Slow Food Puglia, Marcello Longo, il direttore generale Slow Food Italia, Serena Milano, insieme a Magda di Leo dell’Istituto di Ricerca sulle Acque CNR – Taranto e Catia Bastioli, Amministratore delegato Novamont.
PIÙ COMMENTATI