Un uomo di 27 anni finisce in carcere per aver picchiato la moglie, ma anche lei finisce in prigione, perchè quando formalizza la denuncia nei confronti del marito violento si scopre che pendeva nei suoi confronti un ordine di carcerazione.
Il doppio arresto è scattato ieri pomeriggio, ad opera della polizia di Taranto. Un equipaggio della Squadra Volante è intervenuta in un’abitazione di Via Principe Amedeo per una lite in famiglia. I poliziotti, giunti sul posto, sono stati avvicinati da una donna con il volto tumefatto che lamentava dolori alla gamba sinistra e chiedeva di essere accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata. Poco prima – ha raccontato agli agenti – era stata picchiata dal compagno che era ancora in casa.
La signora, di nazionalità rumena, ha spiegato agli agenti che fin dall’inizio del loro rapporto il compagno si era sempre dimostrato molto geloso e l’aveva costretta a subire aggressioni verbali e fisiche, soprattutto quando era sotto l’effetto di alcol e droga. La situazione, però, sarebbe peggiorata negli ultimi tre anni. La donna ha raccontato di maltrattamenti sempre più frequenti e alla presenza dei loro due figli minorenni.
Ieri mattina l’uomo, anch’egli rumeno, al culmine dell’ennesima lite, a quanto pare sempre per motivi di gelosia, avrebbe afferrato la compagna per i capelli trascinandola sul balcone del loro appartamento e poi – stando al racconto della donna – con un coltello da cucina le ha procurato un taglio sulla coscia sinistra e le ha poi tagliato diverse ciocche di capelli, ferendola anche al collo, continuando poi a prenderla a schiaffi e a pugni in pieno volto.
L’uomo, con diversi precedenti penali alle spalle, è stato arrestato perché presunto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La donna, invece, dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso è stata accompagnata in Questura per formalizzare la denuncia/querela nei confronti del suo convivente dal quale voleva separarsi, ma dagli accertamenti eseguiti è emerso che era destinataria di un ordine di carcerazione per numerosi reati pregressi.
Entrambi sono in carcere a Taranto. I bambini sono stati affidati ad un parente.
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