Il personale della Squadra Volante è intervenuto presso una famiglia residente nei pressi del Giardini Virgilio a Taranto a seguito della richiesta d’aiuto di due genitori per il comportamento violento del figlio alla sala Operativa della Questura 113.
I genitori del ragazzo hanno spiegato ai poliziotti che era da più di un anno che il figlio aveva assunto un atteggiamento aggressivo nei loro confronti, dapprima solo verbale ma con il passare del tempo era sfociato in vere e proprie aggressioni fisiche ed erano arrivati al punto di temere il momento in cui dovevano andare a dormire perché il figlio li aveva minacciati anche di morte.
Entrambi i coniugi erano concordi nel ritenere che il cambiamento di carattere del figlio fosse dovuto al fatto che il giovane aveva iniziato ad assumere droghe e pertanto aveva bisogno continuamente di denaro per acquistare la sostanza stupefacente.
Al momento del loro arrivo gli agenti hanno trovato in casa anche il figlio della coppia che in quel frangente sembrava tranquillo ma estremamente infastidito dalla presenza dei poliziotti.
I colleghi hanno appreso dai genitori che anche il giorno prima avevano dovuto richiedere l’intervento della Polizia per le intemperanze del figlio.
La madre del ragazzo, in quell’occasione, era stata anche sentita negli Uffici della Questura ed era riuscita ad esternare tutta la sofferenza ed il terrore che lei e suo marito provavano per gli atteggiamenti del loro ragazzo.
Lei avrebbe voluto allontanarlo dalla loro abitazione, infatti, era sua intenzione togliergli le chiavi di casa, ma il marito, invece, aveva voluto provare per l’ennesima volta ad instaurare un dialogo costruttivo con il figlio.
Infine, la donna aveva raccontato che qualche giorno prima, il ragazzo aveva, persino, squarciato per dispetto le gomme della macchina del padre con un coltello.
Purtroppo i tentativi del padre di riportare sulla retta via il figlio erano naufragati irrimediabilmente e le ultime vicende avevano convinto entrambi genitori a sporgere denuncia contro di lui, precisando che nel caso in cui l’Autorità Giudiziaria avesse disposto al misura degli arresti domiciliari per il figlio, loro non sarebbero più stati disposti ad accoglierlo in casa.
Il ragazzo è stato portato negli Uffici della Questura per espletare le formalità di rito e trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria per la convalida, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto
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