La stagione di nidificazione di Caretta caretta lungo le coste della provincia di Taranto si avvia con il
ritrovamento di due tracce di emersione a distanza di 24 ore. Il 27 giugno alle ore 5:00, una femmina intenta a
deporre le uova veniva disturbata da alcuni bagnanti e spaventata si immergeva in acqua facendo perdere le sue
tracce. Le tracce dell’animale venivano immediatamente
perimetrati da Leonardo Galante, responsabile del nucleo operativo ecozoofilo NiTa E.R.A. Ambiente di
Castellaneta marina (TA) e riferimento territoriale per il CRTM WWF Policoro nell’ambito del progetto
Tartarughe marine WWF Italia-MiTE, con autorizzazione in Deroga al D.P.R. 357/97 alle attività di recupero,
cura e riabilitazione di tartarughe marine e monitoraggio e protezione dei siti di nidificazione nel Golfo di
Taranto e Tirreno Meridionale, al quinto triennio progettuale 2022-2024.
Accertata la presenza di una digging track da parte degli operatori del CRTM WWF Policoro, il giorno
successivo, come da protocollo, veniva effettuato il monitoraggio per la ricerca della traccia di deposizione o
nesting track. Il 28 giugno, infatti, alle ore 5:00, Michele Quinto e Giacomo Bozza di NiTa ERA Ambiente
individuavano una traccia di emersione durante le attività di monitoraggio a poche centinaia di m da quella
censita il giorno precedente (N40.4712172°; E16.9516502°).
Il personale del CRTM WWF Policoro, dopo le dovute osservazioni e rilievi, provvedeva a individuare e
ispezionare la camera di incubazione posta a 14 m dalla battigia in arretramento e in prossimità di illuminazione
pubblica. Pertanto, le uova venivano immediatamente traslocate ad una distanza superiore ai 16 m come da
linee guida ISPRA. In 45 minuti 104 uova venivano messe in sicurezza, recintate all’interno di un perimetro di
16 m2
e segnalate ai bagnanti con adeguata cartellonistica.
L’area verrà sorvegliata fino al termine della schiusa dal personale NiTA ERA Ambiente e CRTM WWF
Policoro che si alterneranno in turni di guardiania H24 a partire dal 40° giorno di incubazione. Per favorire il
corretto sviluppo delle uova si rivolge un appello alle autorità competenti, al fine di supportare le attività di
sorveglianza e impedire la pulizia meccanica dell’arenile nel tratto interessato dalla nidificazione; alla
cittadinanza, la richiesta di non recare disturbo al sito, di evitare l’utilizzo di fonti luminose la notte, di allertare
le autorità nel caso di osservazione di comportamenti scorretti in prossimità del sito di nidificazione.
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