GINOSA – Quello del 2020 è un 4 novembre, celebrato sommessamente, ma non sottotono, in cui ognuno ha un ricordo nella mente. Per onorare Caduti di Tutte le Guerre, vorremmo ricordare Vito Busto.
Ogni anno, fin quando è vissuto, i più anziani di Ginosa lo ricordano alla testa del corteo per le celebrazioni del 4 Novembre. Avanzava impettito e magro, col volto scavato e magro, gli occhi fieri sotto il cappello piumato da bersagliere, la bandiera italiana nella destra e il petto zeppo di decorazioni e medaglie.
Lui, Vito Busto da Ginosa, classe 1896, di guerre ne aveva viste tante.
Durante il Primo conflitto Mondiale, in una ridotta sul Carso, aveva sottratto e difeso da solo, una mitragliatrice ad un commando austriaco, guadagnandosi sul campo la medaglia d’argento al valor militare.Vito Busto, era il nostro, personale, eroe di Guerra.
Ecco un suo commosso ricordo affidato alla nipote prediletta, la maestra, Rosamaria Busto.
«Mio nonno, Vito Busto nacque a Ginosa il 21 ottobre del 1896. Appena diciannovenne, parte per il fronte insieme a suo fratello Giuseppe che però morirà subito il 24 maggio del 1915.
Durante la battaglia sul monte Posar (Carnia) il 28 ottobre 1917, faceva parte della 3^ Armata del Duca d’Aosta, si distinse per l’ardimento dimostrato in combattimento durante un intenso bombardamento nemico, salvando una mitragliatrice e ferendosi ad una gamba.
Dopo 40 giorni di ospedale a Foligno e 90 di convalescenza viene richiamato sul Piave per ricongiungersi al suo Reparto e partecipare alla battaglia di Vittorio Veneto nel 1918.
Per questo atto eroico gli fu concessa la Croce al merito di guerra il 19 gennaio 1918. Il 20 gennaio 1920 gli viene conferita la medaglia d’argento al valor militare per i meriti di guerra. Il 9 giugno del 1921 gli fu conferita la medaglia della vittoria.
La sua guerra è durata quattro lunghi anni con esperienze storiche come la disfatta di Caporetto a cui partecipò con la 3^ Armata del Duca d’Aosta e sopravvisse.
Nel 1936 dopo la nascita del suo ultimogenito Nicola, il soldato Vito viene richiamato alle armi.
Parte per la Campagna d’Africa nel 6° battaglione CCNN Kartum, Egitto, Sudan, Agoundar (Abissinia) vedono il milite ginosino impegnato fino a guadagnarsi l’ennesimo riconoscimento…
Nel 1940 al momento dell’entrata in guerra dell’Italia, Vito Busto è inquadrato nella 4^ Brigata coloniale.
Fu catturato dagli inglesi durante l’ultima resistenza a Gondar…la sua ultima battaglia. Rimase prigioniero fino al 1946, anno in cui fece ritorno a Ginosa da sua moglie Giuditta e dai suoi 5 figli.
Il 31 marzo 1971 il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto di cui andava particolarmente orgoglioso.
Nel maggio del 2010 su richiesta di suo figlio Nicola, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Luigi Montanaro intitola al Bersagliere Vito Busto a 12 anni dalla sua scomparsa, una via in zona Cavese.
Il Bersagliere Vito Busto muore il 2 luglio del 1998…al suo funerale la banda della città di Ginosa suona la Marcia del Piave.
Mio nonno aveva il senso del dovere, l’amore per la Patria. Ha difeso il suo Paese e non si è risparmiato anche a costo della sua stessa vita.
Mio padre Nicola durante la sua vita ha conservato la memoria di suo padre sempre viva parlandone spesso ai ragazzi delle scuole medie che lo hanno invitato a parlarne, anche un mese prima di morire nella commemorazione della battaglia di Caporetto, organizzata dall’istituto»
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