Matera – Autotrasportatori in crisi: «Sono troppi i costi siamo allo stremo»
Angelo Costanzo, titolare di una ditta di autotrasporti in Valbasento, fino ad alcuni anni fa poteva contare su , venti autoveicoli per i trasporti a lunga percorrenza. La crisi produttiva degli ultimi decenni nell’area industriale basentana ed i costi di esercizio sempre più sostenuti hanno indotto a ridimensionare l’impresa. «Cerchiamo di restare a galla riducendo il parco veicolare perché ormai la situazione è diventata insostenibile».
È lo specchio di un settore, quello dello dei trasporti e della logistica che si trascina dietro una serie di criticità acuite prepotentemente con la guerra in Ucraina ed il conseguente prezzo del gasolio schizzato alle stelle. In questo scenario e con la contrazione dei fatturati è a rischio la tenuta stessa delle imprese di autotrasporto che invocano sostegni dal Governo per poter proseguire la propria attività con maggiori certezze. «Ho creato la mia impresa nel lontano 1992 – dice Costanzo – ma le difficoltà attuali sono tante. Non c’è solo l’elevato costo dei carburanti ma anche il pedaggio delle autostrade e i costi di manutenzione dei veicoli. A questo si aggiunge il fatto che spesso i nostri incassi sono anche a novanta giorni. Come si fa ad andare avanti in questo modo? I costi sono raddoppiati e di contro non riusciamo a spuntare neppure 100 euro in più, che sarebbe comunque ben poco, dai nostri committenti».
Egidio Soldo di Stigliano rientra tra i “padroncini” e si è affacciato nel settore dell’autotrasporto da otto anni. «Durante il periodo del lockdown abbiamo lavorato bene. Sulle strade circolavano pochi veicoli ed anche il costo del carburante non era eccessivo. Dallo scorso anno la situazione è cambiata. Ci siamo trovati dinanzi ad un aumento esagerato dei costi che gravano sul 50 – 60 per cento del bilancio annuale dell’autotrasporto. Di contro non si è riscontrato un aumento delle tariffe da corrispondere alle nostre imprese da parte dei committenti. Ormai i margini di guadagno sono diventati risicati». «Uno dei problemi che ci trasciniamo da sempre – dichiara Giuseppe Cirigliano – è che il settore dell’autotrasporto al Sud non ha alcun potere contrattuale, un aspetto che si ripercuote non poco sui bilanci delle nostre piccole aziende»
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