«Chi e soprattutto perché ha occultato il segnale di divieto di transito con della vernice argentata?». Una domanda semplice unita a tanta rabbia, espressa da una giovane mamma che vorrebbe accompagnare al mare il figlio disabile ma che ne è impedita, in quanto da circa un mese non è più possibile transitare con la carrozzina. Come riferisce l’interessata «il motivo dell’impedimento è costituito dall’abolizione «illegale» del senso unico, in quanto, essendo stato sabotato il segnale di divieto, la carreggiata che da via Sicilia scende su via Panarea che costeggia il fiume Chidro, viene intesa a doppio senso di marcia, tant’è che le auto transitano nelle due direzioni e, mentre prima con il senso unico, su un lato restava lo spazio per passare con il bambino in carrozzina, ora ciò non è più possibile».
Non c’è un marciapiede
Da premettere che quella, come altre strade di San Pietro in Bevagna, oltre ad essere stretta e malridotta, non dispone neppure di un marciapiede.«Ho chiesto l’intervento della Polizia Locale – riferisce la donna – mi è stato solo riferito che avrebbero preso in considerazione la segnalazione, tra l’altro, corredata di prove fotografiche e mi hanno assicurato che avrebbero fatto ripristinare a breve la segnaletica, ciò che a distanza di settimane non è affatto avvenuto». Come fa debitamente notare la mamma dello sfortunato ragazzino «ritengo che, l’avvenuto sabotaggio del segnale stradale ricoperto con della vernice, non sia il solito atto di vandalismo ma, potrebbe celarsi l’interesse di qualcuno, residente o altro, a cui evidentemente farebbe comodo il doppio senso di marcia ed è quindi ricorso al «fai da te», conoscendo bene, tra l’altro, la endemica carenza di controlli sul territorio». Per concludere, la mamma in questione, rivolge l’appello al sindaco di Manduria, affinchè faccia ripristinare la segnaletica permettendo al bambino disabile di poter anch’egli tornare per qualche settimana al mare.
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