Scoperti i furbetti in una cava e in due terreni adibiti a coltivazione di agrumi
La polizia ha effettuato un controllo in una cava di materiali inerti in un terreno a Fragagnano (Ta) su richiesta dell’Enel, che nei giorni precedenti aveva inviato dei tecnici per effettuare una manutenzione e verificare l’integrità dell’allaccio alla rete elettrica, ma l’ingresso era stato ostacolato dal titolare dell’azienda.
Gli agenti, dopo aver suonato invano al citofono all’ingresso della cava, hanno dovuto attendere diversi minuti prima di essere raggiunti dal titolare che si è rifiutato di consentire il controllo di polizia. Il responsabile ha invitato telefonicamente un suo interlocutore a staccare dei fili (frase udita dai poliziotti presenti sul posto) e subito dopo si è sentito un forte scoppio dall’interno della cava.
A quel punto il titolare si è deciso ad aprire il cancello permettendo l’ingresso nel piazzale, dove si è avvertito un forte odore di bruciato provenire dal quadro elettrico dell’azienda. I tecnici dell’Enel hanno constatato la manomissione del contatore termico ed hanno proceduto alla messa in sicurezza dell’impianto. Il titolare è stato denunciato per furto aggravato di energia elettrica.
I tecnici hanno quantificato una stima dei danni pari a circa 103mila euro.
I controlli sono proseguiti, nei giorni successivi, in una piantagione di agrumi a Palagiano. I poliziotti hanno constatato che all’interno del terreno era stato realizzato un allaccio diretto all’Enel, sebbene il contratto di fornitura fosse cessato da tempo.
Stessa identica situazione è stata riscontrata in un secondo terreno, adibito alla coltivazione di agrumi, appartenente allo stesso proprietario, anche lui denunciato. Per questi ultimi due casi è stata calcolata una stima dei danni pari a circa 164.000 euro.
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