Si è celebrato oggi 27 agosto 2022 il primo Consiglio Comunale di Castellaneta avente ad oggetto “Interrogazioni, interpellanze e mozioni”, al quale hanno partecipato 11 consiglieri di cui 7 della Maggioranza consiliare di Centro Destra, 3 della coalizione di Centro Sinistra ed il Consigliere Simone Giungato.
«I capigruppo firmatari Simone Giungato (Sconvolgiamo Castellaneta) Alfredo Oscar Cellamare (Gruppo Misto) Giuseppe Angelillo (Castellaneta Popolare) Maria Terrusi (Castellaneta al Centro) Tommaso Tria (Fratelli d’Italia) Anna Rita D’Ettorre (Patto per Castellaneta) Stefano Ignazzi (Castellaneta per Bene) «si vedono costretti a segnalare l’atteggiamento irrispettoso e arrogante del sindaco Gianni Di Pippa che ha impedito il libero confronto tra consiglieri impegnati nella risoluzione dei problemi del paese».
«L’esposizione di uno di questi – scrivono i consiglieri – è stata bruscamente interrotta dal sindaco appellandosi ad un cavillo regolamentare, nonostante si stessero rappresentando problematiche della città che avrebbero meritato immediate risposte e soluzioni. Mentre il consigliere interrogante non ha ultimato, di fatto, la sua esposizione, gli altri consiglieri non hanno potuto interrogare il sindaco e la sua giunta su ulteriori tematiche urgenti, in quanto il primo cittadino ha preteso la chiusura immediata della seduta ed ha abbandonato l’aula nonostante gli inviti a restare avanzati dalla maggioranza consiliare. Quanto accaduto oggi rappresenta un unicum nella storia amministrativa del nostro paese, in quanto è stato mortificato l’intero Consiglio Comunale impedendo il confronto democratico.
Di fatto il sindaco Di Pippa si è sottratto, abbandonando l’aula, al confronto contribuendo ad alimentare il già diffuso clima di scontro percepito anche tra i cittadini. Si evidenzia che nel più recente passato lo stesso sindaco Di Pippa, in qualità di consigliere di opposizione, ha sempre potuto esporre tutte le proprie doglianze senza nessun limite di tempo. Episodi di questo tipo MAI, e ribadiamo MAI sono accaduti in passato, poiché abbiamo sempre ritenuto che il bene del paese passi attraverso il confronto e la collaborazione, quella stessa collaborazione troppo spesso sbandierata ma, nei fatti, mai concretizzata
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