La crisi morde, drastico calo dei traffici nel porto di Taranto. La Raccomar Taranto si associa alla protesta degli autotrasportatori ionici
Si associa senza indugio la Raccomar Taranto alla protesta e alle rivendicazioni poste in essere dalla Categoria degli Autotrasportatori di Taranto a proposito della serrata che si è tenuta alle portinerie Eni, rispetto ai contratti di affidamento, in cui i vincitori della gara dei trasporti risultano essere ancora aziende non tarantine e in cui vige la regola del subappalto a prezzi stracciati, pur nella cosiddetta “garanzia” territoriale.
“Alla luce della complessa situazione, la Raccomar Taranto – afferma Giuseppe Melucci, presidente della Sezione di Taranto, Agenti Marittimi Raccomandatari – condividendo le preoccupazioni dei trasportatori sottolinea il grave momento di crisi che lo shipping e le stesse agenzie marittime stanno attraversando per effetto del drastico calo dei traffici. Una crisi che mette a repentaglio le aziende e i posti di lavoro dei dipendenti con rischio di licenziamenti a catena”.
Un’eventualità che purtroppo a Taranto non è più solo una probabilità, ma piuttosto una vera crisi del settore che si allarga a tutta la catena coinvolgendo ogni categoria collegata.
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