E’ giunto il momento di dire basta. Basta alle prevaricazioni, alla mancanza di rispetto, alle manutenzioni inesistenti, al rischio costante di incidenti; basta agli stipendi che subiscono tagli e allo spreco di risorse pubbliche.
Ancora una volta quelle che erano impostate come ferie diventano cassa integrazione in bustapaga, determinando una decisiva flessione delle retribuzioni, in un momento in cui i lavoratori e le loro famiglie sono schiacciati dal peso degli aumenti.
La nostra organizzazione sindacale, dando seguito con i fatti a quello che da sempre sostiene, è in fermento per organizzare iniziative eclatanti e manifestazioni incisive che chiamino a raccolta tutte le categorie che vedono calpestati i propri diritti, ma soprattutto per chiamare a raccolta i lavoratori che ogni giorno si rivolgono all’Usb, delusi e sfiduciati.
Diciamo no con forza alla continuità di una gestione inadeguata e dannosa, al braccio di ferro con una azienda a gestione mista, nella quale però lo Stato non si fa sentire per niente.
A due settimane dalle votazione per eleggere il nuovo Parlamento, facciamo appello alla politica e a chi si sta mettendo in gioco.
Noi siamo dalla parte del lavoro sano e stabile in un ambiente sicuro, del rispetto della salute e della dignità, della pacifica convivenza tra interessi fondamentali. Ed è per questo che presto ci faremo portavoce di un malcontento generale divenuto insostenibile.
Voi da che parte state?
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