“Auspico che si possa conoscere a stretto giro la risposta della Corte di Giustizia Europea circa la possibilità che la normativa italiana sulle emissioni inquinanti di derivazione industriale non sia conforme a quella europea”. Il Consigliere regionale del Partito Democratico Michele Mazzarano interviene sulla decisione del Tribunale civile di Milano, di sospendere il procedimento generato dalla class action di cittadini di Taranto che chiedevano la cessazione dell’attività dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico fino a completamento delle prescrizioni Aia.
“La questione dell’interruzione del procedimento per dubbi su tre punti che ai giudici italiani appaiono quantomeno critici, può apparire puramente tecnica, ma potrebbe determinare effetti importanti e richiedere un necessario intervento da parte del Governo. In primis, oggetto di attenzione è il ruolo della Valutazione di Danno Sanitario rispetto alla procedura di rilascio e riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, cioè i giudici milanesi chiedono se debba essere considerato atto estraneo alla stessa, come nel DPCM 2017, o se al contrario debba essere atto interno e presupposto sul quale farà le sue considerazioni l’autorità che si occupa dell’Aia. Il secondo punto riguarda il dubbio sulle sostanze nocive da includere nell’ Aia; infine i tempi di adeguamento dell’attività dell’industria all’autorizzazione, e quindi previsti per la realizzazione delle misure di tutela ambientale e sanitaria”.
Pertanto – conclude Mazzarano – è auspicabile una celere definizione della vicenda con riferimento ai diversi punti controversi, per poter poi, sulla base di questo, dare riscontro alla richiesta di giustizia fatta attraverso un’azione legale collettiva da parte di un gruppo di cittadini tarantini”.
PIÙ COMMENTATI