(Di Massimiliano Doro)
Si era riorganizzato senza mai smettere di “lavorare”. Un uomo di 51 anni, cittadino italiano con precedenti è stato nuovamente colto in flagranza di reato, a spacciare stupefacente dalla propria abitazione di Ginosa, dove era già sottoposto al regime dei domiciliari per lo stesso reato.
Ad incastrarlo sono stati i Carabinieri di Marina di Ginosa con i militari di Ginosa. Diversi erano stati i movimenti sospetti notati dagli inquirenti nei pressi della centrale dello spaccio, a difesa della quale erano state installate due telecamere di videosorveglianza che ben inquadravano l’intera via e che consentivano quindi di scorgere l’arrivo di eventuali visite inattese. Giovani del posto e non vi facevano ingresso per poi uscire subito dopo. Da qui il coinvolgimento anche del Nucleo Cinofili di Modugno con il quale si è proceduto alla perquisizione domiciliare che ha dato i suoi riscontri:
30 involucri di cellophane verde, che contenevano cocaina, due banconote da €20, sicuro provento dello spaccio di cui il soggetto sottoposto ad interrogatorio non sapeva spiegare la provenienza e materiale per il confezionamento. Contestualmente si provvedeva Al sequestro di un apparecchiatura VHR e due telecamere di sorveglianza non autorizzate. Il pregiudicato Ginosino, è stato deferito in stato di libertà e risotto posto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
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