Per la prima volta dalla sua costituzione, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia è stato condannato al risarcimento, in favore di un agricoltore, di circa € 18.000,00 ( tra sorte capitale e spese legali) per danni arrecati alle coltivazioni dai cinghiali, su un terreno sito in Ruvo di Puglia (Ba), località Lama d’Ape, ricadente nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia,
L’ordinanza ottenuta dall’Avvocato castellanetano Giuseppe Clemente – che già in passato aveva ottenuto simili provvedimenti presso il Tribunale di Taranto – si distingue, come si diceva, sia perché mai prima d’ora il Parco dell’Alta Murgia era risultato soccombente in analoghi giudizi, e sia per la formulazione di un principio di diritto di particolare rilevanza: quando un danno arrecato dalla fauna selvatica si consumi nel perimetro di un parco nazionale, la responsabilità non è da ascriversi alla Regione, proprietaria della stessa fauna selvatica ai sensi della l. 157/92, ma del Parco, ai sensi dell’art. 8 comma 1 legge n. 394/1991.
L’auspicio è che il provvedimento possa costituire un monito per quegli enti pubblici che, titolari del potere di controllo sulla proliferazione dei cinghiali, omettono l’adozione di misure atte a contenerne la nascita.
(Di Massimiliano Doro)
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