Dal 2008, per l’impegno della European Foundation for the Care of Newborn, il 17 novembre è la giornata dedicata ai bambini prematuri, ovvero a quei bambini, nati prima del termine della gravidanza, che hanno bisogno di assistenza nei reparti di Terapia intensiva neonatale per poter crescere e adattarsi alla vita fuori dal grembo della propria madre. In Italia, ogni anno nascono circa 25mila bambini prima della 37ª settimana di gestazione, circa il 6,9% del totale. La prematurità significa immaturità di organi, come i polmoni, il cervello, l’intestino o il cuore, ed è tanto più grave quanto più il parto è anticipato; è molto difficile comprendere quanto sia problematica la nascita precoce, non solo dal punto di vista dei genitori di questi piccolissimi, ma anche dal punto di vista delle cure di cui essi hanno bisogno.
“Questa è un’occasione per ribadire cosa significa la nascita pretermine e sensibilizzare sulle problematiche legate all’assistenza di questi piccoli neonati, che hanno bisogno di cure specialistiche e di amorevole assistenza” afferma il direttore generale, Vito Gregorio Colacicco.
A Taranto, l’unità di Terapia intensiva neonatale (UTIN) è guidata dall’agosto 2021 dalla dottoressa Lucrezia De Cosmo. Nell’ultimo anno sono stati assistiti circa duecento bambini nati pretermine, oltre due terzi di essi hanno richiesto cure speciali, combattendo una battaglia per la sopravvivenza. I dati sono confortanti: grazie all’evoluzione delle cure, la mortalità dei bimbi prematuri si è ridotta al 25%, mentre fino a soli venti anni fa era ben oltre il 50%. Fondamentale il lavoro di un team multidisciplinare, che si occupi del bambino in fase perinatale, quindi indispensabile l’apporto di ginecologi e ostetriche, del suo sviluppo neonatale e anche delle fasi successive della sua vita. All’UTIN di Taranto opera anche il professor Federico Schettini dell’Università di Bari, che curerà la formazione degli studenti del Corso di Laurea in Medicina della sede di Taranto che presto arriveranno in reparto.
“Questi piccoli combattono insieme a noi una battaglia per la sopravvivenza e offriamo loro assistenza globale, impegnandoci sempre a fare meglio – dichiara la dottoressa De Cosmo, recentemente nominata Segretario del Gruppo di Studio di Neurologia Neonatale e Follow up della Società Italiana di Neonatologia (SIN) – Quest’anno è stato istituito il centro di follow-up neurologico-neonatale, per seguire questi bambini durante le loro fasi di sviluppo, in relazione all’assistenza di altri medici o operatori sanitari che si coordinano con noi nella gestione di questi piccoli, fino all’epoca scolare, così come consigliato recentemente dalla SIN stessa.”
A Castellaneta, invece, la giornata dei prematuri sarà caratterizzata da un momento musicale. Domani 17 novembre, alle ore 11:30, la pianista e musico terapista Emanuela Martucci, docente di pianoforte e direttrice della scuola di musica “Le Dissonanze” di Massafra, farà vibrare il pianoforte dell’ospedale San Pio con la poesia delle note per la giornata mondiale della prematurità. Saranno presenti il direttore generale Vito Gregorio Colacicco e la direttrice del presidio occidentale Vittoria Maria Vinci, la responsabile della pediatria Iolanda Chinellato, il direttore della struttura di ginecologia e ostetricia Nicola del Gaudio, e i referenti dell’associazione Nati per la musica Rosa Pellicani e Michele Palmisano.
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