Intervista a Dania Sansolino
Assessore Sansolino, come si articolerà la piattaforma connessioni?
Connessioni è un progetto che nasce avendo fatto un’analisi dei bisogni del nostro territorio e di quelle che sono le emergenza soprattutto per quanto riguarda i servizi sociali, quindi attraverso un attento e accurato lavoro di confronto con gli uffici comunali, con gli assistenti sociali e con la responsabile dei servizi sociali la dott.ssa Marica Curci siamo arrivati a programmare questa nuova iniziativa nel nostro territorio. È la prima volta che si presenta un’occasione del genere per l’intera comunità, parliamo quindi di Ginosa e Marina di Ginosa. Abbiamo previsto un avviso pubblico che è stato già pubblicato sul sito del comune e Connessioni si rivolge alla fascia d’età dai 3 ai 17 anni. Abbiamo previsto attività per bambine e bambini, pre-adolescenti ma anche adolescenti e abbiamo programmato tre aree di intervento: l’area A, l’area B e l’area C. L’area A si rivolgerà agli enti del terzo settore che potranno avanzare dei progetti prettamente culturali, artistici, musicali, corsi di fotografia, di danza. L’area B si dedicherà alle attività di comunità, verranno presi in considerazione progetti che, animeranno le piazze, i quartieri, soprattutto sarà bello animare quei quartieri più periferici, dimenticati dall’intera comunità.
L’area C si dedicherà a progetti di doposcuola, formazione professionale e di benessere psicologico, parliamo sempre di minori ma in automatico si vanno a coinvolgere i nuclei familiari dei minori. La cosa importante è non tenere fuori nessuno ed integrare soprattutto quelli che sono i nuclei più vulnerabili.
Come risorse abbiamo 200 000 € e l’area A e l’area B sono finanziabili fino a un massimo di 15 mila euro a progetto, l’area C per un massimo di 10 mila euro per progetto. Una cosa importante, requisito obbligatorio per l’ente proponente,è che il progetto preveda delle date sia su Ginosa che su Ginosa Marina.
Alla fine della strutturazione e della progettazione dei progetti, che potranno anche essere rimodulati in base alle esigenze in generale, ci sarà un calendario che verrà poi pubblicato dove si potrà avere prontezza di tutti quelli che sono le date di tutti i progetti.
-Quindi i destinatari sono sopratutto gli enti del terzo settore?
-sì, i soggetti proponenti devono essere esclusivamente gli enti del terzo settore. Una cosa importante che abbiamo concesso è la collaborazione tra gli enti del terzo settore e le associazioni che ancora purtroppo per inconvenienti e altro non sono ancora riusciti ad iscriverli al registro del RUNTS, perché magari ci sono stati degli intoppi, quindi abbiamo concesso la possibilità di collaborare anche perché ne giovarà tutto il territorio.
L’istruttoria in base a cosa sarà articolata?
Una volta pubblicato l’avviso pubblico avviene immediatamente l’istruttoria perché man mano che i progetti arrivano saranno valutati e se ritenuti corretti partiranno. Potrebbe magari succedere che si suggerirà qualche correzione per poter poi partire.
Quindi 200 mila euro spalmati su quanti progetti?
Non c’è un numero minimo o massimo di progetti. Andremo fino ad esaurimento risorse.
La cosa importante è parlare del fatto che il progetto nasca tenendo conto della povertà educativa, che venga data ai minori la possibilità di coltivare i propri sogni e i propri talenti, che il minore possa lavorare su di sè. Tutto ciò ha dato vita a questo avviso pubblico. Un avviso che deriva da un obiettivo ben saldo dell’amministrazione comunale ed in particolare dell’assessorato al welfare.
Quando si parla di fragilità si parla anche di immigrazione e di disabilità?
Certo, nessuno escluso, quindi quando parliamo di minori è a prescindere dalla disabilità e quando parliamo di inclusione è proprio perché vogliamo includere tutti; anzi sarebbe bello includere anche minori con disabilità. Nessuna esclusività, ma inclusività.
Servizio anti-discriminazioni, di cosa si tratta?
Una nuova finestra di ascolto, un ulteriore servizio e punto di riferimento per chi ha bisogno di supporto, un servizio innovativo destinato alle persone omosessuali, bisessuali, transessuali, trasngender o intersessuali, vittime o potenziali vittime di discriminazioni, violenza o maltrattamento a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere.
Di questo si occupa Mo.N.Di, il nuovo Centro Antidiscriminazioni nato per sostenere persone LGBTQI+, progetto di Mixed lgbti, Sud Est Donne (rete di centri antiviolenza) e Hermes Academy Onlus di Taranto.
L’Ambito Territoriale TA/1, di cui Ginosa è capofila, disporrà di questo sportello, in grado di garantire supporto psicologico, accoglienza, protezione in caso di emergenza e molto altro in forma gratuita.
Mo.N.Di rappresenta un luogo sicuro, come ha detto Rosy Paparella, Coordinatrice progetto, ma anche un’opportunità per la crescita culturale e l’affrancamento da pregiudizi e violenze per l’intero territorio.
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