Si avverte nell’aria, c’è una trepida attesa per il convegno organizzato dall’Istituto Calò per il 24 novembre 2022.
Ci sono stati dibattiti, lavori artistici preparatori all’evento.
Ed ecco tutti gli alunni riuniti in palestra, la nostra aula magna.
C’è un clima di festa, ma anche di tristezza al pensiero che non tutti i popoli possono respirare la nostra Libertà.
Dalla manifestazione organizzata in sintoni con gli attivisti di Amnesty International, siamo giunti, nell’ambito sociale della classe, a diverse conclusioni, che si ricongiungono, però, ad una fonte comune: pensiamo che (conclusione a cui siamo giunti a seguito del gesto simbolico del togliersi i veli) i dittatori medio-orientali (Iran e Afganistan), la cui mente è offuscata dall’ignoranza, tendono a opprimere le donne per paura che esse possano, attraverso l’unione, rovesciare le teocrazie, perché le donne unite sono più potenti di una bomba nucleare.
La musica ha avvolto tutta la giornata, soprattutto quella degli U2 “ Song for Someone” con il suo potente messaggio di libertà; essa è uno strumento potente di riflessione sulle tematiche sociali ed una forma di protesta che arriva fino nei Cieli. Dovrebbero essere organizzati più concerti della portata del Live Aid (1985), perché la musica è il mezzo di comunicazione che arriva alle orecchie dei giovani, infatti è sui giovani che dobbiamo fare affidamento se vogliamo un mondo Umanamente migliore.
Ringraziamo il Dirigente ed i docenti che ci hanno avvicinati a queste importantissime tematiche sociali e civiche, perché il futuro è nelle nostre mani e dobbiamo lavorare attivamente per renderlo migliore.
Anche l’entusiasmo dei ragazzi si è potuto percepire sin Dai primi momenti, Come hanno scritto e testimoniato in molti.
Oggi 24 novembre 2022 tutte le prime seconde e terze medie dell’istituto comprensivo Calò
sono scese in palestra per ascoltare le parole di 3 attivisti, Mariacarmela Ribecco (attivista per i diritti umani), Francesco Sansolino (responsabile gruppo Amnesty di Taranto) Domi Bufi (Responsabile Circoscrizione Amnesty Puglia – Matera) che però era in video-conferenza, per affrontare e discutere i temi seguenti:
– Diritti Umani da difendere
– Il Diritto di protesta
– Situazione dei Diritti delle Donne in Iran.
Dopo esserci accomodati tutti, ha iniziato a parlare la preside e ci ha fatto una breve introduzione in cui spiegava chi sono e cosa fanno. Appena finito di parlare la preside ha passato la parola al ragazzo responsabile di Amnesty di Taranto, che insieme al responsabile in videochat ci hanno spiegato nei minimi dettagli chi sono, come nasce questa importante associazione, quali strategie utilizzano per aiutare la gente in difficoltà in tutto il mondo.
Dopo a parlato una ragazza Mariacarmela Ribecco, lei è un’attivista per i diritti umani.
Ha cominciato col dire che la questione dei diritti delle donne è un punto di cruciale importanza in ogni luogo della terra, che non bisogna discriminarle, ben sì bisogna aiutare quelle che sono in difficoltà. Ci ha parlato per lo più della situazione che sta accadendo in questo periodo in Iran, delle proteste pacifiche che hanno portato migliaia di uomini e donne a protestare nelle piazze a rischio della propria vita e di essere incarcerati. Ci ha voluto raccontare come Mahsa Amini fosse una semplice ragazza che ha perso la vita, torturata dalla polizia iraniana, solo per aver messo in modo scorretto il velo, hijab.
Ci ha specificato che l’associazione Amnesty International aiuta sempre, in ogni paese, perchè loro ci sono sempre soprattutto se si parla di diritti violati. Dopo di che ha deciso di far fare un atto simbolico di protesta che in Iran stanno facendo milioni di donne; tutte le ragazze delle medie e le professoresse hanno portato con loro un foulard, tutte hanno messo il loro velo sul capo coprendo i capelli. La ragazza ha detto che al suo tre dovevano toglierlo, così appena è scattato il tre tutte le ragazze e le professoresse hanno buttato il loro velo, l’hanno tolto e si sono liberate, per far capire a tutti il vero senso dell’accaduto. Dopo tutto ciò abbiamo battuto tutti le mani.
Alla fine abbiamo fatto delle domande, erano molte quelle a cui rispondere da parte di tante classi, anche io Filippo, di 3 C, ho deciso di proporne una, domandando: “Vi è mai capitato di dover risolvere una situazione difficile a livello locale (di Taranto e prov.)?”.
La domanda dovevo leggerla io ma alla fine l’ha letta la preside, dicendomi che era una bella domanda. Il ragazzo gentilmente mi ha risposto dicendomi che quello che stanno affrontando e hanno affrontato per la questione dell’inquinamento a Taranto era una questione alquanto difficile, che lo ha coinvolto personalmente. Il problema che stanno pianificando è quello dell’Ilva, un progetto abbastanza impegnativo che pian piano riusciranno a risolvere, soprattutto in vista dei programmi per tutelare l’ambiente dall’inquinamento. Alla fine per concludere abbiamo ascoltato una canzone degli U2 cantata da Bono, anche lui attivista Amnesty, tutte le ragazze e le professoresse hanno preso il loro velo e l’hanno fatto volare sopra di loro.
Questa è stata una giornata memorabile che nessuno di noi si sarebbe aspettato, noi ragazzi siamo stati entusiasti e partecipi, è stato molto bello e interessante ascoltare i loro discorsi e quello che fanno ogni giorno, gli aiuti che danno ogni giorno e l’importanza dei problemi che ci sono e che vanno risolti con la collaborazione di tutti noi.
FILIPPO RIBECCO E ALBERTO PIZZOLLA CLASSE 3C
PIÙ COMMENTATI