630.000,00 Euro stanziati dalla Regione Puglia a favore delle persone con autismo.
La delibera regionale prevede che i fondi siano utilizzati per progetti di scolarizzazione, con educatori, e per progetti di inclusione socio-culturale a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico. Le famiglie delle persone autistiche insorgono ribadendo come il tutto sia lasciato all’ambito dei Comuni e non siano previsti interventi a favore della disabilita’ adulta, nonostante se ne sia discusso ampiamente nell’ambito del tavolo tecnico-regionale sull’autismo pugliese. Da parte dell’assessore regionale al Welfare Rosa Barone, si replica che i progetti a favore degli adulti con autismo verranno previsti nell’ambito dell’attuazione del PNRR.
«La realizzazione di politiche di inclusione a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico – continua Rosa Barone – rientra tra le nostre priorità nell’ottica di una sempre maggiore ed effettiva loro valorizzazione. Dopo il potenziamento degli sportelli autismo nelle scuole polo mediante la realizzazione di percorsi formativi rivolti congiuntamente al personale scolastico e agli educatori del servizio di integrazione, rimarchiamo l’attenzione rispetto a questo delicato tema anche in linea con quello che è il fabbisogno emerso nel corso dei recenti lavori del Tavolo sull’autismo e alla luce dei numeri che crescono incredibilmente inerenti le persone affette da disturbi dello spettro autistico. Continueremo a lavorare in questa direzione e in assoluta sinergia con tutte le parti chiamate in causa consapevoli che il nostro deve essere un impegno morale prima ancora che istituzionale.»
Le famiglie, con in prima fila i genitori tarantini, denunciano come le priorita’ rimangano quelle del “Dopo di noi”, della residenzialita’ e dell’inclusione lavorativa e sociale delle persone adulte con disabilita’. A chi fa notare come la cifra stanziata sia esigua, i genitori replicano di prendere esempio dalle altre Regioni che nonostante le risorse non congrue, abbiano impiegato parte dei fondi per progetti a favore dei disabili adulti. Si guardi soprattutto alla Campania. La situazione appare in una fase di stallo. Ormai il dado e’ tratto. Si aspetta il PNRR mentre i tecnici impiegati dai Comuni a tempo determinato per attivare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lasciano le amministrazioni locali per concorsi piu’ redditizi. Lo sviluppo del Sud, anche nel tarantino, appare ancora una volta in bilico.
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