Cara Marina di Ginosa,
Auguri, mio amato paese natìo ! Oggi festeggi i tuoi primi cento anni, tanti per noi comuni mortali, ma pochissimi per una comunità ancora in divenire ,senza una storia millenaria , senza tradizioni radicate, senza un dialetto, senza palazzi antichi ! Una comunità mista ma coesa che nasce l’ 11 novembre 1920 ,quando nel tuo comprensorio paludoso, allora denominato “Stornara”, giunse un incaricato dall’ Opera Nazionale Combattenti (O.N.C.) per l’ attuazione del primo intervento di bonifica .
Era l’ ing. Caio Savoia , colui che ha decretato la tua nascita e che ricorda quel giorno con queste parole :“ Chi per la linea Taranto- Metaponto scendeva alla stazione di Ginosa Scalo, per recarsi al paese, difficilmente trovava la strada…..All’ infuori del piccolo fabbricato della stazione di Ginosa-Scalo, non vi era che la macchia ed il pantano….. Pur tuttavia noi non abbiamo ricevuto una sgradita impressione di quel luogo quando, l’ 11 novembre del 1920, vi siamo giunti in qualità di rappresentanti dell ‘ Opera Nazionale Combattenti e con l’ incarico di cominciarvi i lavori di bonifica….. Non avremmo pensato che dove il pino marittimo, il mirto, il ginepro ed altre piante resinose e profumate crescono sì rigogliose, la malaria potesse avere focolai di infezione tanto dannosi da rendere il posto inospitale; e d’ altronde solo il fenomeno della malaria, aggravato dal disordine idraulico, poteva giustificare lo stato di abbandono in cui esso veniva ancora a trovarsi. “.
Cara MdG , la tua nascita non è stata facile! Un parto lungo e travagliato che inizia con i 200 vagoni di materiali portati dal dicembre 1920 al maggio 1921 per costruire gli alloggi degli operai“ , ma bisognava prosciugare paludi, arginare fiumi, creare canali, costruire strade, con una mano d’ opera poco pratica di canalizzazioni e che doveva ogni giorno misurarsi con le pestifere febbri malariche . Le difficoltà erano ingenti, perché il lavoro si svolgeva tutto in acque e melme . Eppure, cara MdG, in dieci anni non solo sei stata protagonista della tua prima bonifica, ma sei nata anche come Borgo di Fondazione , quel primo nucleo rurale denominato allora “ Ginosa Marina “, che l’ ing. Savoia ha definito “ centro di sicuro avvenire, perché la sua spiaggia è meravigliosa “. Parole profetiche, cara Marina di Ginosa, anche se oggi il tuo futuro va ripensato e riprogrammato alla luce della tua ultima e naturale identità turistico balneare, che mal si accorda con l’ impianto urbanistico originario di un borgo rurale ancora visibile.
Un Centenario, dunque, è una ricorrenza epocale, meritevole di essere festeggiato. Perciò l’ Amministrazione Comunale di Ginosa ed il Comitato , proprio al fine di evidenziare e valorizzare il tuo percorso identitario , hanno programmato una serie di eventi a partire dall’ 11 novembre dello scorso anno.
Da allora ho sognato la data dell’11 novembre 2020 come un giorno straordinario, di conclusione di festeggiamenti in grande stile con spettacoli pirotecnici, fontane danzanti, video mapping, artisti di strada, sbandieratori e tanta musica , un giorno memorabile per tutti i marinesi che hanno contribuito, ognuno con il proprio ruolo, a creare in questi primi cento anni la nostra comunità, semplice ma solidale e inclusiva .
Tu, cara MdG, meriti siffatti onori, perché la tua storia ha qualcosa di originale rispetto ad altre realtà, a partire dalle tue origini rivenienti nelle paludi della Stornara . Sembra un paradosso, ma sono state proprio quelle acque putride, malsane ed inospitali a determinare la tua nascita , resa possibile grazie al sudore ,alla fatica di tanti uomini che con pochi mezzi, pala, piccone e carriola, hanno gettato le basi per quella che diventerai in questi cento anni: il paese più bello dell’ arco Jonico occidentale baciato da un mare di cristallo. A loro va il mio deferente omaggio per aver lavorato in condizioni a volte estreme . Un lavoro estenuante che non si è fermato agli albori di quel lontano 1920 , ma si è protratto fino ai nostri giorni, anno dopo anno, con modalità ovviamente diverse, con uomini e donne che hanno creduto in te.
Non è stato un processo facile quello dell’ integrazione di tanti nuclei familiari provenienti da tutta Italia e non solo, eppure proprio questo elemento multiculturale costituisce il secondo aspetto originale della tua storia , un valore aggiunto grazie al quale la comunità marinese ha potuto sviluppare una spontanea apertura verso l’ altro e verso il nuovo.
Purtroppo un nemico invisibile quanto aggressivo nel mese di marzo ha interrotto il sogno : il Covid-19, un virus malefico , causa di una improvvisa e lunga pandemia mondiale che in fondo si riallaccia al 1920, in quanto ci ricorda la zanzara anofele, anch’ essa portatrice di malaria e spesso di morte. Con una differenza macroscopica: la zanzara era visibile, il Coronavirus no.
Tuttavia di fronte a questa pandemia che sta sconvolgendo il mondo , il sogno del nostro primo centenario da festeggiare in pompa magna , ha il dovere di cedere il posto ad un sogno ben più grande ed ambizioso: quello di svegliarci una mattina e apprendere che il virus è stato sconfitto.
E allora? Voglio sperare che i festeggiamenti siano solo rinviati. Auguri, Marina di Ginosa ! Fiera di essere marinese !
Anna Maria Cossu
PIÙ COMMENTATI