«È un fatto acclarato che i territori siano fragili e vulnerabili. Lo afferma dati alla mano, con un Focus sull’argomento, il coordinatore di Azione per Ginosa Marina di Ginosa, Massimo De Luca, basterebbe spulciare l’indice di
vulnerabilità sociale e materiale calcolato dall’ISTAT, afferma De Luca in un comunicato stampa. L’Istituto Nazionale di statistica pone il nostro Comune nella fascia medio-alta di rischio.
Le condizioni di pericolosità e rischio frane, crolli e alluvioni sono elevatissime in gran parte del nostro territorio (Zona
Rossa R4).
I fatti: il 18/02/2021 il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, adottava, ai
sensi dell’ art. 68 comma 4-bis del D.Lgs 15212006 e s.m.i., la proposta di riperimetrazione delle mappe del Piano
Strategico per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI), per aree riguardanti il territorio comunale di Ginosa, decretando una modifica alla perimetrazione e alla classificazione delle aree a pericolosità e rischio, modificando quelle previste dal Piano Assetto Idrogeologico (PAI) del nostro Comune, frutto di uno studio commissionato nel gennaio 2018
dallo Studio di ingegneria di Bari Arke’.
Le eventuali osservazioni potevano essere trasmesse all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale
entro il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.
Da allora nulla è successo e l’area della gravina e Ginosa Antica/Storica sono state rappresentate in omogeneità di massimo rischio: R4. Lo stesso marchio R4 è stato ripetuto per tutto il versante occidentale del centro abitato afferente alla parte perimetrale del Torrente Gravinella e dell’intero pendio che si estende lungo la circonvallazione.
Riteniamo sia molto grave, incalza De Luca l’inerzia della nostra Amministrazione perché tutta l’area in specie è divenuta ad alto rischio frana e siamo, perciò, molto preoccupati.
Inoltre ci chiediamo qual è lo stato reale delle cose e perché nella variante al PAI i professionisti redattori l’hanno classificata R2 ed a Bari è diventata R4?
Attendiamo risposte e, soprattutto, un’azione concreta per mitigare il grave rischio che i nostri territori corrono».
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