Si è tenuta oggi in Commissione Sanità l’audizione richiesta dal capogruppo del M5S Marco Galante sulle problematiche connesse alle carenze riscontrate nel servizio di Continuità Assistenziale.
“La ricognizione effettuata in Commissione – dichiara Galante – ha fatto emergere ancora una volta la situazione di emergenza per quello che riguarda il servizio di continuità assistenziale, dovuta alla carenza di medici. Un problema, come sottolineato anche dall’assessore Palese, comune a tutte le Regioni, che non può essere affrontato con strumenti ordinari, ma richiede una soluzione concordata con il Governo nazionale. Attendiamo i report delle Asl e ringraziamo quelle intervenute oggi, Lecce, Brindisi e Taranto per averci fornito un quadro completo e Bari, che invece ha parlato solo degli aspetti strutturali e ci invierà i dati per quello che riguarda la copertura dei medici. La situazione più critica è quella della Asl di Taranto dove c’è una carenza assoluta di medici reperibili. Una condizione che ha portato per i primi giorni di giugno alla chiusura temporanea delle sedi di continuità assistenziale di Maruggio, Manduria, Lizzano, Sava, Avetrana, Pulsano per quello che riguarda il versante orientale, mentre per quello che riguarda il versante occidentale a Ginosa e Marina di Ginosa continua la chiusura temporanea per l’impossibilità di coprire alcuni turni. Su 25 postazioni servirebbero 140 medici, ma si registra una carenza di 27 unità. Un problema, quello della progressiva diminuzione dei medici, che va avanti dal 2020, ed è andato peggiorando negli anni. Dallo scorso 1°maggio a seguito di comunicazione dell’assessorato alla Sanità non è stato più possibile ricorrere a deroghe e indennità aggiuntive, rendendo ancora più critica una situazione già compromessa. Il 26 maggio si è discussa una nuova progettualità presentata dalla Asl alla Regione per continuare a garantire il servizio, ma si è ancora in attesa del via libera. Capiamo la situazione e la necessità di soluzioni organiche, ma non ci spieghiamo il perché fino a fine aprile fosse possibile ricorrere a situazioni tampone e dal 1° maggio sia venuta meno questa opportunità e perché in altre Asl si possa continuare a ricorrere ad accordi integrativi e ad indennità aggiuntive per i medici che offrono la loro disponibilità per garantire il servizio. Non possiamo lasciare che il tarantino resti nei fatti scoperto, andando in questo modo ad intasare i pronto soccorso, già allo stremo. Una situazione resa ancora più critica con l’arrivo dei turisti nel periodo estivo, che devono sapere di poter contare su servizi adeguati. Chiediamo al Dipartimento Salute di aggiornarci sulle interlocuzioni con il Ministero per quello che riguarda la possibilità di reclutare medici per far fronte alla carenza attuale e una risposta per quello che riguarda il progetto presentato dalla Asl di Taranto per far fronte alla situazione. Continueremo a seguire la vicenda, perché i cittadini meritano chiarezza”.
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