Tre casi di maltrattamenti in famiglia sono stati scoperti dai carabinieri di Taranto, che hanno proceduto all’arresto di due persone e alla denuncia di una terza. Un 21enne di Sava è finito in carcere perché ritenuto responsabile dei reati di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata. Il giovane avrebbe, già da tempo, tenuto sotto scacco i genitori, tramite violenze e minacce, con la pretesa di ricevere denaro per acquistare sostanze stupefacenti. Sabato notte l’arrestato, armato di piccone, avrebbe prima tentato di colpire il padre, per poi danneggiare suppellettili ed arredi dell’abitazione dei genitori. Tempestivo è risultato l’intervento dei militari.
Un episodio analogo è accaduto ieri pomeriggio a Palagiano, dove i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 47enne del posto accusato di maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, violenza privata e minaccia aggravata. L’uomo si sarebbe recato nell’abitazione degli anziani genitori, richiedendo del denaro mentre brandiva un bastone in ferro. Al rifiuto, avrebbe reagito danneggiando mobili e alcune porte dell’abitazione.
A Palagianello, infine, i carabinieri hanno denunciato un 30enne per maltrattamenti in famiglia, estorsione e danneggiamento. Il giovane, che avrebbe chiesto con insistenza di poter utilizzare l’auto del padre, da cui pretendeva anche una somma di denaro, al diniego del genitore lo avrebbe minacciato di morte, danneggiando con calci e pugni il portone di ingresso della sua abitazione, poi fuggendo per le vie del centro. Rintracciato subito dopo, è stato denunciato a piede libero.
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