«L’eccezionale ondata di calore che ha colpito il Mediterraneo facendo superare per più giorni i 30 gradi, in particolare nel Golfo di Taranto, sta mettendo in ginocchio la mitilicoltura tarantina. Ad oggi la produzione locale delle cozze è gravemente compromessa, essendo ormai andato perduto il 50% del prodotto». Lo afferma Luciano Carriero, presidente provinciale dei Mitilicoltori di Confcommercio Taranto, sollecitando «la convocazione del Tavolo della Mitilicoltura, che purtroppo da circa un anno ha interrotto la sua attività.
Facciamo appello al sindaco Rinaldo Melucci e al neo assessore alla Risorsa Mare, Gianni Azzaro, che non abbiamo ancora incontrato. Riteniamo che a fronte di questa ulteriore emergenza del settore vada coinvolto l’assessorato alla Agricoltura della Regione Puglia che ha sempre dimostrato disponibilità verso le problematiche della mitilicoltura, per un intervento di sostegno concreto al settore». Il danno economico «per il settore – conclude Carriero – potrebbe superare i due milioni di euro, con gravi ripercussioni sul reddito dei dipendenti delle cooperative di mitilicoltori».
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