Brutta avventura per un turista disabile che torna a Taranto per le vacanze estive. Nando Blanda, una vita spesa nel sindacato a favore delle persone che come lui, guardano il mondo da una carrozzina, si divide ora tra Roma e l’Emilia Romagna, ma quando arriva la bella stagione, sfida la calura e i disagi per tornare in terra Ionica, ritrovare i vecchi amici e godersi un po’ del mare nostrum.
Quest’anno sembrava andare tutto bene, Nando aveva prenotato on-line, motonave, con accesso facilitato per le persone con disabilità ed arrivo alla spiaggia di San Pietro a Taranto. Gli avevano assicurato tramite mail, che avrebbe ricevuto tutta l’assistenza necessaria per un buon bagno ed una nuotata spensierata, con tanto di sedia job per entrare in acqua. Ma….
C’é è sempre un ma, tra quello che si dice e quello che in effetti si fa. Nando sale tranquillamente sulla motonave con la sua compagna, pregustando già di rilassarsi a mare.
Lo sbarco è agevole, ma all’approdo cominciano i problemi.
Dal luogo di attracco alla spiaggia c’è un tratto di pineta: la strada è dissestata, per quanto ci si sforzi non è facile camminare con la sedia a rotelle tra pietrisco e arbusti disseccati. Nando e la sua compagna, ci danno dentro sudando come matti, alla fine la carrozzina si blocca nella sabbia.
Con l’aiuto di alcuni bagnanti, la coppia riesce rocambolescamente a raggiungere la spiaggia, ma i guai non sono finiti. Anzi.
Il sole secca la gola. La rabbia sale. Raggiungere l’ombrellone, è un’altra gimcana estenuante. Nando e la sua compagna sono una maschera di sudore, niente paura, c’è una fila interminabile per prendere le sdraio per fortuna Qualcuno si offre di aiutarli, almeno alla fine ci sarà il refrigerio dell’acqua.Ma…
All mare ci si può arrivare con una passerella alquanto sconnessa, giusto per usare un eufemismo.
Ma dov’è la sedia job?
Alla fine la carrozzina di tela con le ruote di Topolino per il bagno, spunta fuori, ma i bagnini declinano ogni responsabilità, loro possono portarla fino a riva, vuota, senza passeggero. Hanno troppa paura che possa succedere qualcosa.
Nando non si contiene più, di chi è la colpa? Della Marina, chi gestiva il lido prima che diventasse accessibile a tutti?
Le lettere di protesta per ora non ricevono risposta.
In fondo ci sono i lidi privati a pagamento, che cosa volete da noi?
La vacanza di Nando è morta sul nascere. A mare ci è andato solo una volta Forse l’estate prossima non tornerà più a Taranto.
I disabili in Italia sono più di 3 milioni, perché non sfruttare questa fetta di mercato anche a Sud, favorendo il turismo accessibile? Ogni estate è un problema che si ripresenta e rimane un’ occasione persa. Forse le persone con disabilità sono troppo poche e le associazioni rimangono delle monadi cristallizzate e divise, in una solitudine che non riesce neanche ad essere condivisa.
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