Difficile descrivere le emozioni vissute da alunni e docenti dell’I.C. “Deledda – S.G. Bosco” il giorno 05 ottobre a Lanciano, un’esperienza dal valore formativo inestimabile e un susseguirsi di momenti intensi e toccanti.
Il premio come Scuola inclusiva 2023 viene conferito con la seguente motivazione: un lavoro di altissimo valore pedagogico che evidenzia i sentieri da percorrere per valorizzare all’interno della scuola la ricchezza della differenza culturale e l’effettiva promozione dell’interculturalità.
Ma facciamo un passo indietro.
Lo scorso anno scolastico le classi seconde della Scuola Secondaria sono state protagoniste di un percorso di conoscenza del popolo e della cultura Rom, lavoro che culmina a gennaio con un convegno con la prestigiosa presenza del prof. Santino Spinelli e termina con l’apposizione nel teatro Alcanices di una targa in memoria del Samudaripen, il genocidio di Rom e Sinti durante la seconda guerra mondiale. Il progetto rientrava nel Percorso culturale verso l’inclusione che aveva la finalità di promuovere i diritti umani e valorizzare le diversità, che in qualunque misura si rivelano opportunità e risorse preziose.
In Italia ci sono 180 mila Rom che spesso e volentieri vengono visti come un problema sociale, ma gli alunni prendono coscienza che la verità è un’altra, che le comunità romanes fanno parte del tessuto sociale italiano e che non esiste differenza tra i Rom e gli altri. Insomma, i ragazzi scoprono la ricchezza culturale dell’affascinante comunità Rom.
Ritorniamo al 05 ottobre. Siamo a Lanciano, cittadina immersa nel verde, con le sue chiese di una bellezza incantevole.
Una rappresentanza degli alunni delle classi coinvolte, Gaia Laterza, Florentina Foca, Cristian Pizzulli, Emmanuele Di Tinco e Roberta Barbu insieme al team inclusione nelle persone di Marianna Cardinale, Vita Maria Carrera, Cesarea Di Biase, Nunzia Di Giorgio, Piero Guzzi, Isabella Lattarulo, Antonio Negro, Filomena Pizzulli, Carmelo Ribecco hanno preso parte, la mattina, alla cerimonia della deposizione della corona d’alloro al Monumento al Samudaripen e all’inaugurazione di un nuovo monumento, il Memoriale Europeo. Tutto è avvenuto nel Parco delle Memorie. E’ seguita la piantumazione di un albero, un leccio, dedicato alla memoria di Gennaro Spinelli, deportato con la sua famiglia dai fascisti nella sua infanzia.
La sera, nella suggestiva cornice del Teatro Fenaroli, si è tenuta la cerimonia di premiazione della trentesima edizione del Concorso artistico Internazionale Amico Rom. In quel teatro c’erano colori e suoni di una comunità proveniente da tutto il mondo, c’era la bellezza in ogni angolo.
Su quel palco la scuola riceve il premio. La prof.ssa Lattarulo, dopo aver portato i saluti istituzionali da parte della dirigente scolastica Vita Maria Surico, ha ringraziato tutte le persone coinvolte nel percorso, in primis il prof. Spinelli, le cui indicazioni hanno permesso a un progetto ancora in nuce di fiorire, poi il team inclusione, sottolineando l’alto valore culturale e umano del lavoro effettuato, infine ringrazia i rappresentanti istituzionali del Comune di Ginosa lì presenti, il vicesindaco Dania Sansolino e l’assessore Vera Santoro, che hanno condiviso e sostenuto il progetto. Il prof. Ribecco illustra, poi, il percorso nelle sue finalità e fasi.
In un mondo che spesso sembra dividersi, la nostra scuola ha abbracciato la sfida di costruire un ambiente dove ognuno possa essere accolto e rispettato.
E la scuola è un luogo privilegiato per educare in tal senso, perché la disinformazione è il principale ostacolo all’inclusione.
Profondamente grato, Santino Spinelli ringrazia l’istituto, augurandosi che il lavoro possa proseguire per trasmettere ai giovani il valore della memoria, il rispetto dell’altro e la diversità come parte essenziale della nostra identità umana.
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