Sono circa le 8 di ieri sera. Dai forni, dalle panetterie di Ginosa in pieno fermento, si effonde il profumo delle pettole per la festa di Santa Cecilia, che precede il Natale.
Anche al forno di Peppino Piccolo, uno dei più antichi ed accorsati di Ginosa, si è nel pieno dell’attività.
Improvvisamente, secondo una prima sommaria ricostruzione, un uomo dall’accento italiano, si presenta alla cassa col volto coperto da passamontagna e pretende, sotto minaccia di una pistola, (da successivi accertamenti risultata essere giocattolo): che gli sia subito consegnato l’intero incasso della serata.
Le donne al banco, tra cui la moglie del titolare, circondano il
balordo e lo abbrancano con una manovra a tenaglia e gli scaricano addosso una vera e propria tempesta di calci, pugni e morsi, colpendolo anche alla testa con i vassoi per il pane e le focacce.
Il malvivente, ridotto quasi all’impotenza dalla furiosa reazione delle donne, si divincola a malapena dalla morsa, gettandosi in una fuga precipitosa lungo le vie del centro storico di Ginosa, correndo alla disperata lungo la scalinata che costeggia via Costa della Crognola.
Ma non potrà sfuggire a lungo, le donne hanno già chiamato le forze dell’Ordine.
Secondo quanto si apprende, i Carabinieri dalla stazione di Ginosa trovano l’uomo e lo arrestano nella notte. Ad identificarlo sarebbe stata una ferita procurata da un morso ben assestato durante la colluttazione.
Ancora tutti da verificare i particolari e l’esatta dinamica dell’accaduto.
Michele Pacciano
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