È terminata venerdì 19 aprile la Visita ad limina Apostolorum che ha visto impegnati in Vaticano tutti i Vescovi delle Diocesi di Puglia. Momento culmine di questo pellegrinaggio alle origini della fede è stato l’incontro con Papa Francesco giovedì mattina. L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e profondo ascolto e il Santo Padre ha manifestato sincero interesse per i racconti e le riflessioni di tutti i vescovi presenti dialogando sui molti temi legati alla vita della Puglia: immigrazione e accoglienza, prossimità e dialogo, ecologia integrale e custodia della casa comune, educazione, conversione missionaria e formazione, sinodalità e ministero dei vescovi e dei sacerdoti. Il Pontefice ha esortato i vescovi a vivere sempre le “quattro vicinanze del vescovo”: a Dio nella preghiera, agli altri Vescovi nella comunione collegiale, ai sacerdoti attraverso l’esercizio della paternità spirituale, al popolo di Dio facendogli dono dell’ascolto. Gli altri giorni della Visita sono stati dedicati all’incontro con i responsabili dei diversi Dicasteri della Curia Romana: “Ci hanno aiutato ad avere una visione universale della vita della Chiesa, permettendoci di cogliere i limiti e i punti di forza delle nostre realtà ecclesiali”, sottolinea Mons. Giuseppe Satriano, Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese. La Visita, infatti, ha rappresentato un’occasione significativa per fare il punto sulla situazione della comunità ecclesiale in terra di Puglia. La principale preoccupazione dei Vescovi è l’annuncio del Vangelo che fa i conti anche in Puglia con la crisi della trasmissione della fede di generazione in generazione a partire dal contesto familiare. È necessario – è stato detto durante gli incontri – rinnovare lo slancio e la passione riscoprendo il valore del camminare insieme come stile di vita della comunità e impegnandosi a discernere e far maturare i doni di Dio, a cominciare dai più giovani ai quali vanno riservate attenzione e cura da parte della comunità. Allo stesso modo, si avverte l’urgenza di una sempre più qualificata e competente presenza nell’agorà culturale
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