Pioggia di polemiche sul sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Per non meglio precisate ragioni di tutela ambientale, il Primo cittadino del capoluogo Ionico, ha emesso una ordinanza che vieta a tutti i pullman di linea provenienti dai paesi della zona occidentale della provincia, di entrare in città. Gli autobus dovranno fermarsi nei pressi del porto mercantile, con grave disagio per i passeggeri, che dovranno servirsi di mezzi pubblici cittadini per raggiungere il centro di Taranto.
Secondo le linee guida anti covid, i pullman potranno viaggiare, con 80% della capienza. Sono previsti anche posti in piedi. Il provvedimento si abbatte come una scure sulle scuole che stanno per riaprire e sui moltissimi studenti pendolari E dai paesi di Ginosa, Massafra, Ginosa Marina, Castellaneta, Palagiano e Palagianello, dovranno raggiungere in molti istituti superiori di Taranto. Gli autisti degli operatori del trasporto pubblico e privato, annunciano già rivolta. Le famiglie degli studenti si dicono preoccupate il ricorso ai pullman di città possa favorire il propagarsi del contagio in questa seconda ondata dell’epidemia, che vede la Puglia con molti focolai attivi. “Non è possibile gravare le famiglie di ulteriori costi – insorgono genitori e studenti marinesi – paghiamo già €80 al mese per un viaggio disagevole di un’ora, su una strada impraticabile come la 106 Jonica. Ora rischiamo anche di farcelo in piedi!” i nostri figli arrivano iperstressati a scuola. Come faranno a studiare?”
Il più agguerrito, contro la decisione del sindaco di Taranto è anche il presidente della CTP.
“È assurdo, tuona l’avvocato Egidio Albanese, a capo del Consorzio trasporti pugliesi, raggiunto telefonicamente nell’immediatezza del fatto dalla nostra redazione- si tratta di un provvedimento del tutto arbitrario, preso senza ascoltare nessuna delle parti in causa, che peraltro provocherà notevoli problemi di viabilità e soprattutto un grande disagio anche per gli studenti pendolari, alcuni dei quali affetti da disabilità. Abbiamo rinnovato il parco macchine per favorire un servizio trasporti sempre più inclusivo. Adesso il nostro consorzio regionale dei trasporti dispone di 60 mezzi con pedana, di cui 40 nuovissimi, che vengono regolarmente immessi sulle tratte più frequentate e coprono anche il servizio scolastico. Le pedane sono fruibili lungo tutti i percorsi, su richiesta fatta pervenire tempestivamente al centralino delle CTP. Il tutto ha sempre funzionato al meglio. Come faremo adesso? Ma soprattutto come faranno gli studenti, disabili e non?
Speriamo che Melucci ritorni presto sui suoi passi. Noi siamo pronti ad agire, a fare tutto quanto in nostro potere perché il provvedimento sia ritirato”.
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