TARANTO. – Oggi, 5 dicembre 2020, ricorrono i 150 anni dalla morte di Alexandre Dumas, uno dei più grandi geni della letteratura mondiale, certamente il re del romanzo d’appendice. Lo si può apprezzare o detestare, ma non ci si può non inquinare di fronte alla grandezza e alla facondia della sua prosa e della tua scrittura.
Non si può a questo punto non ricordare il legame particolare che Dumas aveva con l’Italia e con la Puglia.
Il suo capolavoro, ‘Il conte di Montecristo” pare sia stato ispirato dalle gesta del padre, detto “il generale nero” e sembra che l’ispirazione gli è venuta proprio dalla prigionia che suo padre patì nel Castello Aragonese di Taranto, le cui ambientazioni verranno riprese nel romanzo per descrivere gli orribili pri di Marsiglia dove viene rinchiuso Edmond Dantes e da dove fugge poi per diventare il cont),Thomas Alexandre Davy de la Pailletterie, detto Dumas
Il padre di Dumas si chiamava Thomas Alexandre Davy, detto Dumas e nacque a Jérémie, sull’isola di Santo Domingo, all’epoca colonia francese, nel 1762, dall’unione tra il marchese Alexandre-Antoine Davy de la Pailleterie e la schiava di colore Marie Cessette, soprannominata Marie “du mas” (della fattoria). Dopo la morte della madre, Alexandre partì con il padre verso la Francia. Il giovane Dumas partecipò alle guerre intraprese dal governo rivoluzionario francese per esportare la rivoluzione nelle monarchie vicine. In ogni conflitto Alexandre si distinse per eroismo e coraggio.
Battaglia dopo battaglia, egli riuscì a scalare ogni posizione della gerarchia militare, fino ad arrivare al grado di generale, gareggiando così il passo con un altro giovane ufficiale dell’esercito francese, un certo Napoleone Bonaparte. Nel 1798 lo stesso Napoleone lanciò la spedizione in Egitto, alla quale si unì anche Dumas, in realtà non del tutto entusiasta dell’impresa. Egli espresse il suo disappunto ad altri ufficiali durante un accampamento nell’area di Damanhur: per Dumas si trattava di una missione inutile in un paese lontano. Qualcuno riferì tale discussione a Napoleone, che accusò Dumas di sedizione e rivolta, minacciando di fucilarlo, ma il generale ribatté alle accuse dicendo al condottiero corso che pensava solo a se stesso, e di essere andato in Egitto per la sua stessa gloria e non per la Francia. Alexandre Dumas lasciò la spedizione in Egitto il 7 Marzo del 1799, salpando da Alessandria con la nave Belle Maltaise.
Durante il viaggio, la nave subì degli ingenti danni, che costrinsero a deviare il tragitto verso il porto più vicino. Purtroppo per i francesi, si trattava di Taranto. La città infatti era parte integrante del Regno di Napoli, governata dai Borboni, nemici della Francia e della rivoluzione. Il generale Alexandre Dumas fu preso in custodia dalle guardie ed imprigionato nel Castello Aragonese, dove fu sottoposto a torture e a diversi tentativi di assassinio. Nel settembre del 1800, Dumas fu trasferito a Brindisi, dove passò gli ultimi mesi di prigionia, e nel giugno del 1801 fu rimpatriato. Lo scrittore Alexandre Dumas nacque il 24 luglio 1802 e proprio le rocambolesche vicende familiari, avrebbero avrebbero arricchito e condizionato tutta la sua vena letteraria fino ad arrivare al parto immaginifico delle avventure di Edmond Dantes.
Dal 28 febbraio 2021 è visitabile al Castello Aragonese una mostra dal titolo: ‘Oltre il muro Dumas”, in Taranto rende omaggio al generale nero.
Michele Pacciana (La Gazzetta del Mezzogiorno)
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