In discussione non c’è più se ci sarà o meno la terza ondata di Coronavirus in Italia. Ma quando ci sarà. Ecco la previsione dell’infettivologo Massimo Galli
In discussione non c’è più se ci sarà o meno la terza ondata Covid in Italia. Ma quando ci sarà. Dopo aver annunciato, al XIX Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, in cui si affrontano le prossime minacce globali per il pianeta, l’arrivo di una nuova “grande epidemia causata dai germi multiresistenti”, Massimo Galli non ha dubbi.
Quando arriva la terza ondata
Che la si chiami terza ondata o prolungamento della seconda poco importa, avvisa Galli, “però è evidente che nel momento in cui gli spostamenti accentuassero i rischi che stiamo correndo, sarebbe una certezza vedere ricrescere in modo marcato i contagi”.
Se più persone si muovo a Natale e Capodanno, causeranno inevitabilmente un incremento delle infezioni. “Più rimescoli le carte, più aumenti le persone che si spostano, più aumenti le occasioni di contagio. Capisco la contraddizione: nella grande città, se si limitano gli spostamenti ai confini comunali, l’effetto è differente rispetto a un piccolo centro. Ma l’obiettivo è semplice: ridurre il numero delle persone che si muovono. Più apertura dai, più rischi aggiungi: spero che i cittadini usino il buon senso”.
La contezza dei casi di contagio avvenuti a Natale ce l’avremo dopo le feste, momento clou perché sarà proprio quando riapriranno le scuole.
Il periodo delle feste vedrà comunque anche un calo dell’esecuzione dei tamponi molecolari, dunque “i dati per un po’ saranno imperfetti”. I segnali di una terza ondata potrebbero arrivare attorno al 7 gennaio, quando dovremo riprendere alcune attività, a partire dalle scuole in presenza. (Qui Finanza)
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