Il Centenario per la nascita di Marina di Ginosa, è stato purtroppo oscurato dalle emergenze sanitarie a dal covid-19. Molte delle opere e degli incontri che erano in cantiere, si sono dovuti giocoforza fermare.
In quest’ottica di pura informazione, senza nessuna Vis polemica, ma solo per comprendere lo stato dei fatti, ci chiediamo a che punto sia la questione legata al batteria Toscano di Marina di Ginosa, che insieme ad altri interventi, pur programmati, potevano rappresentare l’auspicato rilancio del turismo della nostra Borgata rivierasca e dintorni. Con la cessione del sito a patrimonio comunale, battezzata dalla visita del ministro della difesa di allora Elisabetta Trenta, a Marina di Ginosa, si erano accese molte speranze, anche fondate e giustificate. Si parlava, a giusto titolo di una cordata di imprenditori stranieri, destinata a rilevare l’intera zona, per farne un polo balneare di lusso, orientato ad accogliere, forse anche turisti mediorientali, per farne una spiaggia con burkini.
Non vogliamo pensare che tutto si sia arenato. Speriamo e crediamo che qualcosa si muova. Quando ne vedremo i frutti? Aspettiamo fiduciosi. (mip)
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