Dopo l’astensione sul Recovery plan, gli esponenti di Italia viva lasciano nell’esecutivo, ma l’ex segretario del Pd non chiude a un futuro con la stessa maggioranza. Pressing di Pd e Grillo per arrivare a una mediazione. Nel pomeriggio il premier ha incontrato il capo dello Stato al Quirinale (dal quale era trapelato “sconcerto” per una crisi in piena emergenza sanitaria) per un incontro interlocutorio. Poi ha parlato davanti a Palazzo Chigi invitando i renziani a un confronto in maggioranza su un “patto di legislatura” e chiudendo ai responsabili: “Non si può prendere un voto qua e là”
E alla fine è arrivata l’ora X. Matteo Renzi ritira le sue due ministre e il suo sottosegretario dal governo di Giuseppe Conte. Lo ha il giorno dopo l’astensione di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti sul Recovery plan in Cdm, e alla fine di una giornata in cui sembrava possibile ricucire i rapporti tra Italia viva e il resto della maggioranza. Soprattutto perché dal Quirinale era filtrato l’appello del presidente della Repubblica alla fine di un incontro interlocutorio col premier: serve agire in fretta per uscire da questa fase di stallo. Appello che Conte ha subito fatto suo, rispondendo ai cronisti davanti Palazzo Chigi circa due ore prima dell’attesa conferenza stampa di Renzi. “Il Governo può andare avanti solo col sostegno della coalizione, di tutte le forze della maggioranza. Troviamoci intorno a un tavolo se c’è volontà“, ha detto Conte, sottolineando che spiegando di stare “lavorando ad un patto di legislatura e serve uno spirito costruttivo. Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione”. E invece il leader d’Italia viva ha tirato dritto, ritirando la componente del suo partito dall’esecutivo ma tenendosi le mani libere per il dopo. Quale dopo? Quale è a questo punto lo sbocco della crisi? “Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto. Una pregiudiziale su Conte? “Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale né sui nomi né sulle formule. Se non che non faremo mai i ribaltoni e non faremo mai un Governo con le forze della destra sovranista. Non esiste alcuna ipotesi di ribaltone, è l’unica pregiudiziale”.
Renzi: “Emergenza sanitaria non può essere unica cosa che tiene in piedi il governo” – Quella che è probabilmente la fine del governo Conte 2 comincia poco dopo le 18 del 13 gennaio quando Renzi, come annunciato, compare in conferenza stampa accompagnato da Bellanova, Bonetti e Scalfarotto, cioè la componente d’Italia viva che fa parte dell’esecutivo. “Come Iv abbiamo convocato questa conferenza stampa per fare il punto della situazione politica e annunciare le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetta e del sottosegretario Scalfarotto, come da lettera inviata al presidente Conte”, dice subito l’ex premier, che poi si produce in una serie di attacchi contro il suo successore. Primo: “Il re è nudo. Risolviamo i problemi. Pensare di risolvere con un tweet, post o su instagram è populismo”. Secondo: “Non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. Terzo: “C’è una drammatica emergenza da affrontare ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il governo”. In mezzo ha ripetuto un rosario già noto: il Mes che il governo non ha preso in modo “incomprensibile”, il Recovery plan migliorato solo grazie a Italia viva ma ancora non sufficientemente modificato, la delega ai servizi segreti che il premier tiene per sè. Tutte critiche orientate per colpire personalmente il capo dell’esecutivo. Ed è per questo che i cronisti gli chiedono: che succede adesso? Italia viva pone delle pregiudiziali su un nuovo governo Conte? Il senatore di Firenze si mantiene le mani libere: “Siamo pronti a dare una mano, a parlare di tutto con tutti senza ideologia. Non siamo irresponsabili”. Annuncia che il suo partito voterà lo scostamento di bilancio e le misure anti Covid, e non chiude la porta a un altro governo Conte: “Lo sbocco della crisi tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto. Non abbiamo nessuna pregiudiziale nè su formule nè su nomi”.
Si vedrà dunque se il ritiro delle ministre renziane sia solo un escamotage per sedersi al tavolo di Conte con la possibilità di alzare ancora la posta in gioco. “Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadini viene prima di tutto. La crisi? Spero che non si arrivi a tanto. Non sarebbe compresa dai cittadini”, ha detto il premier scendendo dal Colle e spiegando di stare “lavorando ad un patto di legislatura e serve uno spirito costruttivo. Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione”. Dunque l’inquilino di Palazzo Chigi spera di andare avanti con questa maggioranza, visto che sembra aver chiuso all’appoggio dei responsabili in caso di dimissioni delle ministre d’Italia viva: “Io ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l’azione del governo, non si può prendere un voto qua e là“. Invito subito raccolto dal leader del Pd, Nicola Zingaretti: “Massimo impegno per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone – scrive su facebook – Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani. Per un patto di legislatura”.
I tentativi di trattativa – L’apertura di Conte, infatti, arrivava alla fine di una mattinata in cui si sono moltiplicate le voci di interlocuzioni riavviate in extremis. Il primo segnale era arrivato dal fronte Pd: Zingaretti aveva chiesto che “si riapra il dialogo” perché “il patto di legislatura è possibile”. “Ottimo risultato di tutti il via libera alla bozza del Recovery Plan”, ha scritto in una nota. Ora “si faccia di tutto per riprendere il dialogo, il confronto nella maggioranza, per trovare una soluzione alla crisi e affrontare con responsabilità i prossimi decisivi passaggi“. Subito dopo è stato Beppe Grillo a rilanciare un appello perché “si lavori a un patto tra i partiti costruttori“. Una lettera aperta, rivolta sia alla maggioranza che all’opposizione e un segnale chiaro che, anche Grillo, intende fare appello a tutti i responsabili che vogliono far durare l’esecutivo giallorosso.
Lo “sgomento” del Colle per una classe politica “sconnessa dal Paese reale” – La miccia che ha spinto le forze della maggioranza a tentare un riavvicinamento è stata accesa probabilmente dalle indiscrezioni trapelate dal Quirinale. DOpo che ieri il coronavirus ha fatto registrare oltre 600 morti, Italia viva non ha rinunciato ad astenersi sul Recovery, scatenando “sconcerto” e “sgomento” per una crisi aperta in piena emergenza sanitaria e senza nemmeno tentare una mediazione. Ieri infatti era stato Palazzo Chigi a far trapelare un “dentro o fuori” indirizzato ai renziani: se avessero ritirato le ministre, il capo dell’esecutivo non avrebbe più considerato Italia viva come un alleato di governo. Una ricostruzione confermata dai principali quotidiani, dal Corriere della sera fino a Repubblica e Stampa. A inizio settimana è stata proprio la moral suasion del Quirinale (il capo dello Stato, viene sempre specificato, non può e non vuole andare oltre) a far sì che almeno i renziani lasciassero passare il Recovery plan. Ma questo non ha impedito che l’ex premier continuasse nel suo piano. E per giunta rilanciando le parole del capo dello Stato: “Il tema dei costruttori? L’appello del presidente della Repubblica a costruire è l’appello più bello degli ultimi mesi, ma costruire non si fa sulla sabbia. Se costruisci nella chiarezza allora vai avanti fino al 2023, altrimenti ogni giorno si riapre la discussione e non c’è alcuna costruzione possibile. Prima di iniziare a costruire vogliamo vedere il progetto, se no non si può costruire”.
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POLITICA | DI F. Q..
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19.oo – Renzi: “Se ci vogliono possiamo stare in maggioranza”
“Siamo liberi, possiamo stare in maggioranza se ci vogliono o all’opposizione se non ci vogliono. Ma se ci vogliono non saremo mai dei segnaposto”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
18.48 – Renzi: “Si vota nel 2023”
“Non si vota, si vota nel 2023”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera, tornando a negare l’ipotesi di elezioni anticipate.
18.47 – Renzi: “Apertura Conte? Si fa in Parlamento”
“Se c’è un’apertura politica vera, si misura in Parlamento non in un angolo di una piazza. Abbiamo fatto i tavoli politici, se vuoi fare un’apertura vera la fai sui contenuti”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
18.45 – Renzi: “Non ci sono stati contatti con Conte”
“Non ci sono stati contatti con il presidente del Consiglio”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera, rispondendo a una domanda su contatti in giornata.
18.44 – Renzi: “Pronti anche ad appoggiare un governo istituzionale”
“Se ci sarà un governo istituzionale siamo pronti ad appoggiarlo”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
18.43 – Renzi: “Sbocco crisi? Tocca a Conte decidere, nessuna pregiudiziale”
Lo sbocco della crisi? “Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto”. Non abbiamo nessuna pregiudiziale nè su formule nè su nomi”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
18.42 – Renzi: “Gruppi d’Italia viva vogliono politica non populismo”
“Io non ho il controllo dei gruppi, ci mancherebbe. Siamo persone libere. Io trovo molta convinzione nel credere che ci vuole la politica e non il populismo”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
18.41 – Renzi: “Conte vuole i responsabili? Vada. Ma non credo li trovi in Iv”
“E’ evidente che non abbiamo il controllo: al Senato abbiamo 18 persone incredibilmente libere. Per quello che noi sappiamo o c’è un progetto per un programma di fine legislatura, noi ci siamo. Se il tema è se si formano i gruppi di responsabili, fai pure presidente. A me non risulta ci siano alcuni dei nostri ma non grido allo scandalo, penso sia un’occasione persa”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
18.40 – Renzi: “Costruttori di Mattarella? Non si costruisce sulla sabbia”
“Il tema dei costruttori? L’appello del presidente della Repubblica a costruire è l’appello più bello degli ultimi mesi, ma costruire non si fa sulla sabbia. Se costruisci nella chiarezza allora vai avanti fino al 2023, altrimenti ogni giornoi si riapre la discussione e non c’è alcuna costruzione possibile. Prima di iniziare a costruire vogliamo vedere il progetto, se no non si può costruire”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera. n
18.38 – Renzi: “Nessuna pregiudiziale su Conte”
Una pregiudiziale su Conte? “Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale né sui nomi né sulle formule. Se non che non faremo mai i ribaltoni e non faremo mai un Governo con le forze della destra sovranista. Non esiste alcuna ipotesi di ribaltone, è l’unica pregiudiziale”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
18.37 – Renzi: “Pronti a dare una mano e a parlare con tutti”
“Siamo pronti a dare una mano, a parlere di tutto con tutti senza ideologia. Non siamo irresponsabili. Se c’è una crisi la si affronta non su Facebook ma nei tavoli politici”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
18.36 – Renzi: “Voteremo scostamento bilancio e misure anti-Covid”
In Parlamento “voteremo lo scostamento di bilancio, le misure anti-Covid e qualunque sarà il governo, saremo dalla sua parte sul decreto ristori”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.n Parlamento “voteremo lo scostamento di bilancio, le misure anti-Covid e qualunque sarà il governo, saremo dalla sua parte sul decreto ristori”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
18.35 – Renzi: “Su Recovery passi avanti, inspiegabile no al Mes”
“Sul Recovery passi importanti. Ma resta un grande problema, perché non si prende il Mes? Mes vuol dire più fondi per la sanità, non prenderli per un motivo indeologico è inspiegabile, irresponsabile”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
18.30 – Renzi: “Emergenza sanitaria non può essere unico elemento per tenere in vita il governo”
“C’è una drammatica emergenza da affrontare ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il governo. Rispondere alla pandemia significa avere desiderio e bisogno di sbloccare i cantieri e agire sulle politiche industriali”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera. “Ci sarà un motivo se l’Italia è il Paese ha il maggior numero di morti e il Pil che crolla”.
18.28 – Renzi: “Se maggioranza vuole affrontare temi lo faccia”
“Se le forze politiche dell’attuale maggioranza hanno voglia di affrontare i temi, lo facciano ma senza rinviare ancora. Senza continui giochi di parole, comunicati roboanti. La democrazia ha delle forme e se non vengono rispettate allora qualcuno deve avere il coraggio di dire che il re è nudo”. Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa.
18.27 – Renzi: “No pieni poteri anche per Conte”
“Abbiamo chiesto tre questioni al premier. Il primo è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera attaccando “l’utilizzo in modo ridondante delle dirette tv, quello discutibile della delega ai servizi”.
18.25 – Renzi:” Chiediamo rispetto delle liturgie politiche”
“Il re è nudo. Risolviamo i problemi. Pensare di risolvere con un tweet, post o su instagram è populismo. La politica richiede il rispetto delle liturgie della democrazia. Poiché c’è la pandemia occorre rispettare le regole democratiche”. Lo dice Matteo Renzi. “Questo è il punto fondamentale: non giochiamo con le istituzioni, la democrazia non è un reality show dove si fanno le veline. Questo prevede la nostra costituzione che non è una storia su instagram”.
18.24 – Renzi: “Fiducia incrollabile in Mattarella”
“Nell’affermare fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica e nel ruolo istituzionale che ricopre, pensiamo che si debbano affrontare tre punti cardine”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
18.22 – Renzi: “Crisi non aperta da Iv, ma aperta da mesi”
“E’ molto più difficile lasciare una poltrone che aggrapparsi allo status quo. Noi viviamo una grande crisi poltica, stiamo discutendo dei pericoli legati alla pandemia. Davanti a questa crisi il senso di responsabilità è quello d risolvere i problemi, non nasconderli”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
“La crisi politica non è aperta da Italia Viva, è aperta da mesi”, aggiunge.
18.20 – Renzi: “Annunciamo dimissioni di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto dal governo”
“Questa conferenza stampa come Iv abbiamo convocato questa conferenza stampa per fare il punto della situazione politica e annunciare le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetta e del sottosegretario Scalfarotto , come da lettera inviata al presidente Conte”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
18.00 – Bettini: “Ci sono condizioni per intesa di fine legislatura”
“Le parole di Conte, dopo l’incontro con il Presidente Mattarella, interpretano lo stato d’animo del Paese. Siamo di fronte a prove terribili. La classe dirigente democratica deve sapersi unire per affrontarle al meglio nell’interesse dei cittadini. Ci sono le condizioni, dopo il buon lavoro con il contributo di tutti sul Recovery Plan, per definire un’intesa di fine legislatura, nei confini dell’attuale maggioranza che in questi mesi ha ottenuto risultati importanti”. Così con un post su Facebook Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, commenta le dichiarazioni del premier Conte al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente Mattarella.
17.17 – Capigruppo M5s: “Servono stabilità e coesione”
“È importante che l’Italia possa contare, soprattutto in questo momento, sulla stabilità del governo e sulla lealtà e disponibilità al confronto delle forze di maggioranza. Su queste basi si può continuare a lavorare a fare il meglio per il Paese. Le parole del presidente Conte sono dunque pienamente condivise dal Movimento 5 Stelle”. Così i capigruppo di Camera e Senato del M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri
17.14 – Orlando (Pd): “Conte dice cose che Pd auspicava”
“Il Presidente Conte ha detto le cose che il PD auspicava per scongiurare una crisi di governo. Una crisi che costituirebbe un gravissimo danno per il Paese. Conte ha ribadito la volontà di rimanere nel perimetro di questa maggioranza e di lavorare per un patto di legislatura. Adesso IV raccolga questo invito. Fermiamo le polemiche, mettiamoci al lavoro nell’interesse dell’Italia. Tutte le nostre energie vanno impegnate per affrontare la crisi gravissima che ci ha colpito e l’emergenza sanitaria che è tutt’altro che alle nostre spalle”. Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando in una nota.
17.05 – Conte: “Velocità del contagio sta aumentando anche da noi”
“Questa sera dobbiamo prorogare lo stato d’emergenza e anche adottare un decreto legge per rendere il Paese ancora più resistente e resiliente. La velocità del contagio sta aumentando in altri Paese e abbiamo segnali che sta aumentando anche da noi. Le varianti sono molto insidiose”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo
17.00 – Zingaretti: “Massimo impegno per patto di legislatura”
“Massimo impegno per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone. Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani. Per un patto di legislatura”. Lo scrive su Facebook il leader Pd Nicola Zingaretti.
16.40 – Fico: “Necessario spirito costruttivo”
“In una fase decisiva per il futuro del nostro Paese è necessario uno spirito costruttivo e mettere al centro coesione e collaborazione”. Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico annunciando il percorso parlamentare del Recovery plan. “Con questo percorso ribadiamo la centralità del Parlamento, che già a ottobre aveva esaminato e approvato, primo in Europa, le linee guida del Governo sul Recovery”, conclude.
16.30 – Delrio (Pd): “Bene Conte è tempo di costruttori”
“Bene le parole di Conte sulla maggioranza e sul patto di legislatura. Questo è il tempo dei costruttori”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio.
16.20 – Marcucci (Pd): “Iv raccolga invito di Conte”
“Le dichiarazioni di Conte sono positive, va rilanciata in tutti i modi questa maggioranza politica. Italia viva raccolga la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci.
16.18 – Conte: “Testo del Recovery migliorato grazie a tutte le forze di maggioranza”
“Oggi ho chiesto un colloquio per aggiornarlo del fatto positivo dell’approvazione del Recovery”, il via libera di ieri in Cdm “è un fatto positivo che ci consente di andare avanti in questo progetto”. Così il premier Giuseppe Conte, rientrando dal Quirinale dopo l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il quale “abbiamo parlato anche dello stato di salute della coalizione e dei prossimi passaggi”. “Ringrazio tutte le forze di maggioranza – aggiunge poi – per aver lavorato, rispetto all’originale bozza” il testo del Recovery plan “è migliorato: quando si lavora insieme e in modo costruttivo si ottengono risultati”.
16.16 – Conte a Iv: “Su confronto costruttivo io ci sono sempre”
“Italia Viva lo sa che tutte le volte che ha posto problemi in modo costruttivo e c’è una discussione vera attorno a un tavolo con la volontà di trovare soluzioni troveranno, in me c’è sempre la massima interlocuzione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte ai cronisti.
16.15 – Conte: “Confido ci si possa trovare attorno a un tavolo”
“Sto lavorando ad un patto di legislatura e serve uno spirito costruttivo. Confido che ci si possa trovare intorno a un tavolo. Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi.
16.14 – Conte: “Avanti solo col sostegno di tutte le forze di maggioranza”
“Il Governo può andare avanti solo col sostegno della coalizione, di tutte le forze della maggioranza”. Una crisi? “Spero di no. Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un moneto in cui ci sono tante sfide che ci attendono”. Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti dopo l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica.
16.13 – Conte: “Responsabili? Serve maggioranza solida”
“Io ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l’azione del governo”.Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori palazzo Chigi e rispondendo ad una domanda sui cosiddetti “responsabili”.
16.12 – Conte: “Senza Iv mi dimetto? Spero non si arrivi a questo”
“Spero che non si arrivi a questo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori palazzo Chigi a chi gli chiede se si dimetterebbe senza il sostegno di I
16.11 – Conte: “Lavorerò fino all’ultimo per rafforzare coalizione”
“Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadinoi viene prima di tutto”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte.
15.45 – Mattarella ha chiesto di “uscire velocemente dall’incertezza”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è salito al Quirinale per riferire sulle decisioni del Consiglio dei ministri di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. Il presidente Mattarella ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia. Lo si e’ appreso al Quirinale.
15.30 – Il colloquio Conte-Mattarella terminato da pochi minuti
Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio è terminato da pochi minuti e il presidente del Consiglio sta per rientrare a palazzo Chigi.
15.05 – Conte al Quirinale: “Incontro interlocutorio”
Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo si apprende da fonti di maggioranza che fanno sapere che si è trattato di un incontro interlocutorio.
15.00 – Marcucci (Pd): “Condizioni per andare avanti con Conte-Renzi fino al 2023”
“La priorità è partire dalla maggioranza che esiste, dal presidente del Consiglio che è in carica. Ci sono ancora le condizioni per rilanciare l’azione di governo che ci porti alla fine della legislatura e credo che anche Italia viva debba essere della partita. Accentuare i toni di questa crisi è stato sbagliato da parte di tutti”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, al fattoquotidiano.it
14.30 – Il centrodestra si raduna alle 18
Vertice di centrodestra oggi alle 18 alla Camera per fare il punto sulla situazione della crisi di governo. Con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, ci sarà anche il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Lorenzo Cesa per Udc.
14.25 – Ex M5s De Falco: “Responsabili? Sono una dozzina”
Quanti potrebbero essere i responsabili? “Pare siano una dozzina, un pò dappertutto, anche in Forza Italia”. Lo dice il senatore Gregorio De Falco a Un Giorno da Pecora. Cosa dovrebbe succedere perché appoggi il governo? “Innanzitutto fare più tamponi, senza appuntamento, a prezzo calmierato in tutta Italia. Se si ragionasse in questi termini ci si può pensare, basta prendere un impegno in sede istituzionale. Se il governo Conte dà prova di guardare oltre il proprio naso, vediamo – ha detto De Falco – il mio no non è pregiudiziale”.
14.22 – Ex M5s De Falco: “La moglie di Mastella mi ha chiesto di fare parte dei responsabili”
“La moglie di Mastella, qualche giorno fa, mi ha cercato chiedendomi di far parte di un gruppo di Responsabili per sostenere Conte”. Lo dice il senatore Gregorio De Falco a Un Giorno da Pecora. “Se mi hanno offerto dei posti? Non si sono permessi, mi sarei adirato!”, dice ancora.
14.20 – Conte a operai Whirlpool: “Crisi sarebbe incomprensibile”
La crisi di governo in questo momento sarebbe “incomprensibile”. E’ quanto ha sottolineato, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte incontrando il gruppo di lavoratori della Whirlpool giunti a Palazzo Chigi per consegnare il calendario “Sulla nostra pelle”. Nel corso dell’incontro la delegazione ha sottolineato al capo del governo come una crisi, in questo momento, sia insostenibile per il Paese
14.15 – Fonti Italia viva: “Spiragli? Si sono scordati di avvisarci”
“Si sono scordati di avvisarci”. Lo dicono fonti molto autorevoli di Italia viva a proposito di quanto fatto trapelare da fonti di governo su uno spiraglio che si starebbe aprendo nel braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi e nella crisi di governo. “Lo ha detto Casalino”, è la valutazione telegrafica che trapela da Italia viva.
14 – Migliore (Iv): “Dimissioni? Non abbiamo ancora deciso”
In merito alle dimissioni delle ministre di Italia Viva dal Governo “non abbiamo ancora deciso”. Così il parlamentare di Italia Viva, Gennaro Migliore, a Un Giorno da Pecora.
13.30 – Adnkronos: “Si apre spiraglio, soluzione Conte-Renzi più vicina”
Si apre uno spiraglio nel braccio di ferro tra il premier Giuseppe Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo, la soluzione alla crisi, ormai data per scontata, sembra a un tratto più vicina, grazie al lavoro dei pontieri che si stanno spendendo per uscire dal pantano. In prima linea per evitare lo showdown, raccontano, ci sarebbero anche il segretario dem Nicola Zingaretti e il ministro agli Affari esteri Luigi Di Maio. Iv, viene spiegato, aspetta un segnale, un atto da parte del premier prima delle 17.30, quando Renzi terrà la sua conferenza stampa. Per ora Palazzo Chigi starebbe lasciando lavorare le forze di maggioranza, un incontro con i leader -che molti vorrebbero- non è ancora in agenda. Ma chi è impegnato in prima linea nella soluzione assicura che sono stati fatti grossi passi in avanti per scongiurare la crisi.
13.15 – Alle 18 vertice del centrodestra
Si dovrebbe tenere alle 18 di questo pomeriggio alla Camera (probabilmente presso la Sala Salvadori) un vertice del centrodestra per fare un punto sulla situazione della crisi di governo. Tra i partecipanti Giorgia Meloni (Fdi), Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Fi) oltre a Maurizio Lupi (Nci) e una delegazione di Cambiamo!.
13 – Grillo precisa: “E’ sottinteso che il governo dev’essere di Conte”
12. Grillo rilancia la lettera del deputato M5s Trizzino: “Patto tra i partiti costruttori”
Il cofondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, ha condiviso su Facebook la lettera aperta rivolta ai partiti di maggioranza e opposizione firmata dal deputato M5s Giorgio Trizzino. Nella lunga missiva il pentastellato scrive: “Non può esistere in questo momento una distinzione tra maggioranza e opposizione perché tutti i rappresentanti del popolo devono contribuire uniti a sostenere, in uno dei momenti più bui della sua storia, il Paese. Nessuno cerchi scusi o pretesti per sottrarsi a questa grande responsabilità o ancor peggio faccia in questo momento biechi calcoli elettorali sul proprio futuro”. Dunque, è l’invito, “stiliamo insieme un patto tra tutti i partiti e lavoriamo per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non può essere che la ricerca del bene comune per il Paese e colmiamo quel vuoto e la disaffezione che la politica ha lasciato in questi anni nell’animo degli italiani”.
11.35 – Zingaretti: “Si faccia di tutto per riprendere il dialogo, patto è possibile”
“Ottimo risultato di tutti il via libera alla bozza del Recovery Plan. Ora bisogna correre e non pregiudicare il lavoro. Si faccia di tutto per riprendere il dialogo, il confronto nella maggioranza, per trovare una soluzione alla crisi e affrontare con responsabilità i prossimi decisivi passaggi come lo scostamento di bilancio e i ristori economici alle imprese”. Così in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Si lavori come abbiamo insieme deciso al patto di legislatura in tempi certi e brevi con buonsenso e facendo prevalere il bene comune e la buona politica. Si può fare”.
10.30 – Capogruppo M5s Licheri: “Responsabili? No, responsabilità”
“Ben vengano i responsabili? No, piuttosto direi ben venga la responsabilità”, dice all’Adnkronos Ettore Licheri, capogruppo del M5S a Palazzo Madama.
10.15 – Italia viva ha sottoscritto la risoluzione di maggioranza alla Camera su comunicazioni di Speranza
C’e’ anche la firma di Italia viva nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, che sara’ votata dalla Camera. Il testo non e’ stato sottoscritto dai presidenti di gruppo, ma dai capigruppo di Pd, M5s, Iv e Leu in commissione Affari sociali di Montecitorio. Come aveva assicurato ieri Matteo Renzi, Italia viva sosterra’ le nuove misure anti Covid che il governo si appresta a varare e che sono state illustrate in Aula da Speranza.
10.10 – Speranza: “Lasciamo fuori dalle polemiche politiche la campagna di vaccinazione”
“Lasciamo fuori dalla polemiche politiche la campagna di vaccinazione. Lo dico con lo stesso spirito alle forze politiche di maggioranza e opposizione. E’ troppo importante l’obiettivo per macchiarlo con polemiche inutili, che fanno male a tutti. unità, unità, unità. Il successo della campagna è il successo del paese, non alimentiamo polemiche autolesioniste”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa alla Camera sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica.
10.05 – Di Maio: “Tutti facciano un passo indietro per amor di Paese”
“Ieri sera abbiamo approvato il piano da 209 miliardi Di euro del Recovery plan con il quale avvieremo la ricostruzione: l’Italia deve ripartire. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Servono serietà e responsabilità in questo momento storico. Tutti facciano un passo indietro per amore del Paese. Bisogna essere pragmatici e concreti. Parliamo di risorse per fronteggiare la pandemia, Di aiuti per chi fatica dalla mattina alla sera, Di pensioni, Di anziani, parliamo Di chi e’ stato colpito ingiustamente dalla crisi come imprese e lavoratori. La vera crisi la stanno vivendo gli italiani, non la politica”, ha scritto il ministro.
10 – Amendola: “E’ un momento in cui bisognerebbe ascoltare il Paese”
“E’ un momento in cui bisognerebbe ascoltare il paese, l’interesse generale della nazione e muoversi di conseguenza. C’e’ un metodo, quando ci si siede si dialoga, si ascolta, si migliorano le posizioni”. Lo ha detto il ministro per gli affari europei Enzo Amendola, rispondendo ad una domanda sulla crisi su Rainews.
9.45 – Comunicazioni del ministro Speranza alla Camera (la diretta)
9 – Confermata la conferenza stampa di Renzi
La conferenza stampa di Matteo Renzi con le ministre Teresa Bellanova e Paola Bonetti ed il sottosegretario Scalfarotto avrà luogo oggi alle 17.30 presso l’auletta dei gruppi alla Camera. Lo rende noto Italia viva. Come già annunciato in quella sede Renzi trarrà le sue conclusioni rispetto alla crisi di governo.
(Il Fatto Quotidiano)
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