Taranto – Nel pomeriggio di ieri, 15 gennaio 2021, una trentina di uomini hanno tentato l’irruzione presso il comando della Guardia Costiera di Taranto presidiando il portone di ingresso e provando a forzarlo per introdursi all’interno della struttura. Il tempestivo intervento dei militari della Capitaneria in forza presso lo stesso comando e l’intervento di Carabinieri e Polizia di Stato hanno evitato il loro ingresso e che la situazione degenerasse
Nella stessa mattinata la Guardia Costiera di Taranto aveva effettuato alcuni sequestri ad alcune imbarcazioni che effettuavano la pesca della faloppa negli specchi d’acqua dell’area portuale: zone in cui è vietata la pesca oltre al divieto che vige su quel tipo di pescato. La reazione di soggetti che operano nel comparto in totale illegalità è stata questa, una contestazione direttamente presso la sede dei militari che avevano sequestrato le reti illegali.
In una città che si è auto proclamata Capitale di Mare e che a giorni potrebbe essere eletta Capitale della Cultura tutto ciò è assolutamente assurdo e fuori da ogni logica. E’ inammissibile che l’illegalità assalti col la forza un pezzo di istituzione per pretendere di poter operare nell’illegalità tra l’altro violando allo stesso tempo altre norme: manifestazione non autorizzata e quelle in materia di emergenza covid. Troppi anni sono passati favorendo in maniera tacita il totale abusivismo nel comparto ittico di Taranto. Piena solidarietà al Comandante della Guardia Costiera di Taranto che ricopre questo ruolo da appena tre mesi. Intorno a lui devono fare cerchio il Prefetto e tutti i livelli istituzionali affinché non si tolleri nessuna illegalità e non si faccia nessun passo indietro a favore di chi pensa che in questa città l’intimidazione sia l’arma giusta per il quieto vivere del “sistema illegale”
Luciano MannaVeraLeaks
Il silenzio è mafia, connivenza, tacito assenso dell’illegale
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